SANT’ANASTASIA. “L’ORTO IN NERO” 1° Concorso Letterario Nazionale per racconti noir, premiazione Domenica 16 Settembre, ore 11 L’Orto Conviviale, Via Macedonia 16.
Si conclude, ne “L’Orto Conviviale” di Sant’Anastasia e da un’idea dello scrittore Gianluca Di Matola, la prima edizione del concorso letterario “L’Orto in nero”, rivolto a tutti coloro che – appassionati alla scrittura o alla lettura – si sono cimentati nel racconto breve, genere noir. Il tema scelto come oggetto del concorso è stato la devastazione ambientale: figlia di un sistema di sviluppo predatorio, moltiplica le Terre dei Fuochi su tutto il territorio nazionale (e molto oltre) generando malattie e morte. A difesa delle nostre terre si schierano donne e uomini accomunati dall’amore e dal coraggio, attivisti per necessità, pieni di passione civile per vocazione.
Sono pervenuti circa 40 racconti da tutta Italia e, tra questi, scelti da una giuria formata dagli scrittori Gianluca di Matola, Bettina Bartalesi e da Maria Clara Esposito di ALT (Associazione Lettori Torresi), sono stati premiati:
1’ classificato: “Benvenuti a Miyakejima” di Riccardo Mantellini, Ravenna.
Stile avvincente. Ritmo serrato. Dialoghi coinvolgenti e realistici. La rappresentazione delle ambientazioni cala il lettore esattamente in quei posti. Man mano che scorrono i righi non si può fare a meno di pensare ad un fine scrittore di noir. Benvenuti a Miyakejima contiene tutto ciò che ci si aspetta da un noir. Gli appassionati non potranno che gradirlo.
2’ classificato: “Angelo Salvatore” di Antonio Liccardo, Mugnano di Napoli (Na)
Angelo Salvatore cattura. Tiene il lettore legato alla storia grazie ad una buona sincronia degli eventi. Il linguaggio adoperato non è troppo costruito, ricercato. Ma nello stesso tempo evidenzia la semplicità di una scrittura che dimostra stile e padronanza del genere. Il finale è d’effetto, forse un po’ troppo.
3’ classificato: “Mangialo” di Simone Censi, Fabriano (An)
L’amore per le origini. Il legame per il territorio ed i suoi affetti. Mangialo porta dentro di sé un connubio di emozioni e rabbia. Si percepisce chiaro un sentimento di sofferenza che trascina il lettore per buona parte del racconto. La storia, seppur a tratti acerba, colpisce per la delicatezza. Per essere sottile nelle sue sfumature. Sul finale, però, manifesta tutta la durezza di una realtà assai amara.
La premiazione, che si terrà domenica 16 settembre nell’Orto Conviviale di Sant’Anastasia, sarà nuovamente un’occasione per discutere delle Terre dei Fuochi italiane, dell’importanza della scrittura come medium divulgativo, della centralità della campagna come luogo di cultura e, più nello specifico, come luogo di cultura ambientale.
All’interno dell’evento, nell’ottica di un’ecologia integrale – come sottolineato anche da Papa Francesco nella lettera enciclica “Laudato si” sulla cura della casa comune – e nel pieno convincimento che non ci si possa occupare di scempi ambientali senza occuparsi anche di chi ne sopporta le conseguenze, è prevista una raccolta fondi per Riace, dove dal 1998 si fa esperienza di comunità con immigrati di diversa provenienza e cultura.
La manifestazione e l’intero concorso nascono con la partecipazione e con l’amore di:
Rete di Cittadinanza e Comunità
Stop Biocidio
ALT
Mio Nonno è Michelangelo – libreria indipendente per bambini, Pomigliano (NA)
Little Free Library (biblioteca pubblica per il book crossing) di Marianna De Stefano, Saviano (NA)
“L’Orto in nero” è stata e, perciò, sarà anche per l’anno prossimo, una freccia all’arco dei cittadini in un contesto sociale che ha sempre più bisogno di cultura e di “aperta campagna”, sia in termini personali che collettivi: la narrazione della Terra dei Fuochi appartiene alla gente, mai alle istituzioni. Riscriviamo la nostra storia, difendiamo la nostra terra, ripopoliamo le nostre campagne.
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