SANT’ANASTASIA – Stava realizzando un agriturismo nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio senza avere le opportune autorizzazioni: lo stabile è stato sequestrato e lui denunciato. Alfonso Gifuni, capogruppo consiliare di Alleanza nazionale e i fratelli Carmine e Ferdinando, sono stati denunciati per abusivismo edilizio. Ad effettuare il sopralluogo in via Nicola Amore a Sant’Anastasia sono stati i carabinieri della locale stazione che hanno accertato che la struttura che i fratelli Gifuni stavano realizzando era priva delle opportune autorizzazioni, a questo va ad aggiungersi il fatto che l’immobile si trova all’interno della riserva naturale del Vesuvio, un’area vincolata ad un nulla osta che deve essere rilasciato dal ministero dell’Ambiente. Lo stabile in questione è in cemento, è ampio circa 400 metri quadrati distribuiti su due livelli ed è allo stato grezzo, e il suo valore attuale è di 300mila euro. Intanto, però, la struttura che presto sarebbe dovuta diventare un’attività ristorativa è stata sequestrata.
Sentito a riguardo il consigliere Gifuni ha preferito non rilasciare commenti.
Non è la prima volta che le costruzioni della famiglia del noto esponente politico di An vengono interessate da provvedimenti simili.
Il 23 marzo del 2004 in via Pomigliano fu sequestrata una struttura in lamiera, realizzata abusivamente, all’interno dell’impianto industriale della famiglia, in quell’occasione fu denunciato Ferdinando Gifuni. I carabinieri avevano effettuato una perlustrazione del territorio proprio per contrastare i fenomeni dell’abusivismo. In quel caso specifico non erano stati richiesti i pareri necessari alla Sovrintendenza dei Beni ambientali. La struttura, del valore di circa 7mila euro, era sistemata nei pressi dei container utilizzati dai fratelli Gifuni come uffici.
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