San Giuseppe Vesuviano. Disgrazia in Ostretica e Ginecologia alla Clinica Santa Lucia : neonato muore dopo essere venuto alla luce. E’ questo l’epilogo di quello che doveva essere il giorno più bello della sua vita, ma che si è trasformato nell’incubo dei suoi genitori. Era nato giovedi pomeriggio alle ore 15,36 nella Clinica Santa Lucia di San Giuseppe Vesuviano. “In ottima forma” almeno cosi avevano commentato i medici. Il suo peso era nella media, appena tre kili e due occhioni pronti ad esplorare il mondo. Ma per quel piccolo maschietto appena nato tutto è svanito prima di assaporare la vita. Eh si, con lui la vita è stata crudele e prima di riuscire a regalare le emozioni, che solo la nascita di un figlio ti può dare, i suoi genitori se lo sono visto portare via. Morto dopo appena tre ore dalla nascita, ed ora è la Procura di Nola, dopo un informativa dei carabinieri della locale stazione (coordinata dal maresciallo Giuseppe Sannino e Rosanova Giuseppe), che hanno voluto fare chiarezza sull’intera vicenda, nonostante nessuna denuncia fosse stata presentata, per una morte stranamente troppo prematura. Tutto prende il via martedi mattina, quando una donna 34enne viene ricoverata nel reparto di maternità della Clinica Santa Lucia di San Giuseppe Vesuviano, sarebbe dovuta entrare in sala parto giovedi: non vedeva l’ora di avere quel bambino e le ore erano per lei un eternità in attesa del taglio cesareo che le avrebbe permesso di mettere al mondo il suo primo figlio. Ma qualcosa è andato invece diversamente. Entrata in sala parto giovedi alle 12,30 vi è uscita solo dopo le 15,36. In lei ancora impressi i momenti di quel momento tanto doloroso quanto straordinario, ed in quell’arco di tempo aveva creato una vita, la sua piccola vita alla quale non vedeva l’ora di dare amore per ricevere ogni piccolo grande sorriso che avrebbe reso lei e suo marito felici. Il piccolo, nato con un peso di circa tre kili, al primo impatto e dopo i primi controlli dei medici, è risultato sin da subito perfetto. Nessuna malformazione, nessuna complicazione, insomma. Un bambino sano e bello. La donna era ritornata nella sua stanza al secondo piano della clinica per cercare, in attesa di riabbracciare nuovamente e godersi per più tempo il suo bambino, un po’ di riposo. Ma per lei quel momento non è mai arrivato. A presentarsi alla sua porta invece dell’infermiera con il suo bambino, i medici. “Suo figlio è morto per un arresto cardiaco”. Il suo cuore ha smesso di battere troppo presto. Lacrime e sgomento, e una rassegnazione per una tragedia cosi crudele che forse tarderà ad arrivare. La notizia fa subito il giro della clinica e qualcuno avverte i carabinieri. I militari si presentano dai due genitori che decidono però di non presentare nessuna denuncia e vivere il loro dolore da soli senza additare nessuna colpa per una morte accidentale. I carabinieri ascoltano i medici,e in particolare i tre che hanno assistito la donna durante il parto. Analizzano le cartelle cliniche ed effettuano perizie, stilano un informativa che passa nelle mani della Procura di Nola. Ed è qui che la decisione di fare chiarezza su quanto accaduto segna nomi dei tre medici nel registro degli indagati. Toccherà ora quindi alla Procura appurare i dettagli dell’intera vicenda per fare chiarezza su una tragedia che ha sconvolto l’intera cittadina.
Giovanna Salvati
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