martedì 26 Novembre 2024
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San Giuseppe Vesuviano. In manette l’ultimo malfattore della banda del filo

San Giuseppe Vesuviano. Preso l’ultimo componente della banda del filo. Per lui l’accusa è per più di una rapina e furto. Si chiude finalmente la vicenda che ha cosi messo in carcere anche il secondo bandito che lo scorso 16 luglio aveva, insieme al suo complice, messo a segno una serie di rapine presso lo sportello della Banca di Napoli. E cosi dopo un’attenta e minuziosa attività investigativa ieri mattina sono scattate le manette per Gianluca Spada, 23enne di Sant’Antimo. Era da tempo che i militari della locale stazione di San Giuseppe Vesuviano, coordinati diretti dai marescialli Antonio Prete e Giuseppe Sannino, avevano avviato indagini meticolose e accurate. Un’attività investigati di circa un mese costellata da numerosi pedinamenti, ultimo quello di ieri mattina dove il giovane, atteso sotto casa dai carabinieri è stato arrestato. Il primo a finire in carcere era stato Domenico Romano, Sarebbero 20enne arrestato dai carabinieri lo scorso 27 luglio, dopo una lunga serie di appostamenti e indagini. Il giovane, originario di Sant’Antimo, assieme ad un suo complice aveva appena seguito un cinese, uscito dalla Unicredit di San Giuseppe Vesuviano con la cifra di 5000 euro in contanti. Lo straniero era stato bloccato dai due malviventi, che gli avevano sottratto il denaro e stavano scappando via. Ma a fermarli questa volta vi erano i carabinieri che intimando l’alt riuscirono a bloccarne uno. L’altro invece era riuscito a scappare via, sottraendo ad un postino il proprio scooter. Una fuga terminata ieri. Infatti, il giovane identificato nella persona di Gianluca Spada, 23enne, stava rientrando a casa quando, dopo un appostamento dei militari, è stato arrestato. Si completa cosi il puzzle che vede dietro le sbarre due giovani accusati non solo della rapina del 16 luglio, ai danni di un commerciante che aveva appena prelevato del denaro allo sportello del Banco di Napoli di via XX settembre ma anche quella del 19 luglio, quando si impossessò del Rolex di un altro imprenditore del posto. Un operazione portata a conclusione con un enorme lavoro che con un attenta attività investigativa a permesso che il giro si chiudesse, un operazione, come le tante portate a segno in questi ultimi mesi dalla stazione di San Giuseppe Vesuviano, che sottolinea l’attenta attività di controllo del territorio. Anche per Spada l’accusa è di quattro rapine, di cui una denunciata proprio al Commissariato di Polizia di San Giuseppe Vesuviano (a rimostranza dell’attività illecita che il giovane abitualmente perseguiva nella cittadina sangiuseppese) , resistenza a pubblico ufficiale e furto di ciclomotori.

Giovanna Salvati

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