domenica 22 Settembre 2024
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San Giuseppe Vesuviano. I fanghi tossici della Vasca Pianillo utilizzati per spegnere incendi

San Giuseppe Vesuviano. Incendio nei boschi di Sarno, per spegnere le fiamme il Corpo della Guardia Forestale raccoglie l’acqua della Vasca Pianillo, l’ecomostro cittadino dove le acque paludose sono state definite “inquinate al di sopra della media”. Un controsenso eppure una triste ed assurda realtà, andata in scena ieri mattina nella cittadina sangiuseppese. Sono da poco passate le nove quando un elicottero Erickson S 64 Air Crane con il modulo soccorso antincendio della Guardia Forestale e dei Vigili del Fuoco, inizia a volare in via Vasca Pianillo. La scena è inverosimile: con molta cautela sorvola l’intero perimetro della vasca, si posiziona al centro sulla Vasca e preleva acqua. Un prelievo che dura pochi minuti, il tempo di riempire le cisterne che possiede l’elicottero e via verso le zone di via Bracignano, nella cittadina di Sarno, per cercare di placare il secondo incendio che in meno di un giorno si dirama nei boschi. “Il rumore era assordante e ci siamo spaventati – racconta una residente della zona a meno di un metro dalla vasca – non avevamo capito cosa stesse facendo nello specifico, ma quando abbiamo visto che ritornava frequentemente abbiamo pensato ad un incendio, anche nei giorni scorsi hanno preso acqua dalla vasca”. E cosi è stato. Poi ci mostra dal suo balcone l’incendio visibile proprio perché la vasca, anticamente dedita alla raccolta delle acqua piovane nel periodo borbonico, è posizionata strategicamente tra Striano, Poggiomarino, San Giuseppe Vesuviano e la stessa Sarno. La risorsa d’acqua più vicina è quella proprio della Vasca al Pianillo, forse la meno indicata, ma la più vicina da raggiungere per poter cercare di salvare qualche ettaro di verde e soprattutto qualche abitazione. E’ un caso particolare si, ma nella cittadina non passa inosservato, perché l’acqua che quell’elicottero stava raccogliendo, con le dovute autorizzazioni senza dubbio, non era acqua normale, ma quello ribattezzata come “fanghi dei veleni”. Un’azione che cosi in pochi minuti ha visto giungere sul posto decine di cittadini: incuriositi hanno iniziato prima a guardare il grosso elicottero, ma poi appena in volo, è scattata la polemica e tante le reazioni “ma questi sono pazzi, quei fanghi sono pericolosi, il loro alto tasso di inquinamento ha persino impedito il trasferimento per una bonifica, perché per trasportarli c’è bisogno di mezzi speciali e questi invece che fanno la prendono per spegnere un incendio addirittura”. E proprio quando l’elicottero prende il volo una pioggia sottile di quell’acqua cade “guardi qui – spiega un residente – la mia maglia puzza e ha persino macchie che non credono siano di acqua pulita e che forse difficilmente andranno via”. “Questi fanghi sono nocivi non possono essere adoperati per spegnere incendi nei boschi, ma ci rendiamo conto della gravità del fatto – continua un altro cittadino accorso sul posto – vogliamo pensare alle conseguenze che si potranno avere anche su Sarno? Non si deve sottovalutare un fattore cosi delicato e soprattutto che potrà avere gravi ripercussioni. Solo in via Pianillo i casi di tumore sono un lungo elenco di nomi che non può passare inosservato”. Ma sembra che l’episodio di ieri mattina non sia il primo, già altre volte, per incendi analoghi siano stati effettuati altri prelievi di quei fanghi. (Metropolis 21 agosto 2011)

Giovanna Salvati

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