martedì 26 Novembre 2024
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San Giuseppe Vesuviano. Estate in grembiule per venti volontari

San Giuseppe Vesuviano . Nella cittadina sangiuseppese la solidarietà non va in vacanza, viceversa scende in campo un esercito di volontari in grembiule per aiutare il prossimo. Un iniziativa che ha incassato un forte successo oltre ogni aspettativa e cosi messi da parte valigia, ombrellone, e buoni propositi di relax nei giorni di massima calura e deserto cittadino che solo agosto ti sa regalare, c’è stato qualcuno che ha deciso di impegnarsi in una straordinaria esperienza di volontariato e condivisione, attraverso il sacrificio e l’aggregazione. Teatro di tanta benevolenza è stato il Centro Sociale “Don Tonino Bello” di via Roma, ex ricovero, il tutto battezzato con lo slogan “Agosto col Grembiule”. L’idea era stata lanciata qualche giorno fa dal Vescovo di Nola, monsignor Beniamino Depalma, (tralaltro era stato lui a spingere fortemente per la creazione del Centro Pastorale), quando visitando il centro aveva avuto parole di elogio ed ammirazione per i circa venti volontari che avevano accolto con sensibilità l’appello religioso teso a promuovere maggior impegno e sacrificio per tutti proprio nel periodo estivo, quando si registrano casi di abbandono per i poveri anziani. “Siete il volto più bello della Chiesa di Nola”, aveva esordito commosso durante la visita. E cosi è stato, un popolo in cammino che ha teso la mano e continua a farlo verso i più bisognosi e con un atto di umanità regalare un sorriso. Hanno servito e cucinato per gli anziani del centro il giorno di ferragosto e tra di loro a fargli compagnia le due cariche religiosi locali Don Lino D’Onofrio, Vicario Generale della Diocesi di Nola, e don Raffaele Rianna, parroco di S.Gennarello di Ottaviano, che in prima persona hanno voluto preparare i pasti per gli ospiti.”Questa struttura sta diventando ogni giorno che passa sempre di più un punto di riferimento costante per gli ospiti- ha spiegato Raffaele Cerciello, vice direttore della Caritas Diocesana di Nola – tanti sono gli amici che arrivano, circa novanta al giorno, per la maggior parte extracomunitari. “Abbiamo già progettato l’installazione delle docce per molte persone che non sanno dove andare, non hanno una fissa dimora, sono i cosidetti invisibili – spiega con grande orgoglio Cerciello – da notare che attualmente è operante il mini credito, un piccolo aiuto economico ai più disagiati, nonchè un centro di ascolto, un luogo ove la comunità cristiana incontra quotidianamente le persone che vivono in uno stato di disagio, è una porta aperta sul territorio”. Il progetto futuro é di dotare la struttura esistente con posti letti per coloro i quali non hanno dove dormire. “Tutto questo certamente non sarà possibile attuarlo con le nostre forze, si dovrà ricorrere alla generosità delle nostre Parrocchie e alla bella provvidenza divina”. Insomma un grande esempio che porta il marchio inciso di amore e solidarietà, altruismo e disponibilità, troppo spesso un miraggio nella nostra società moderna.

Giovanna Salvati

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