San Giuseppe Vesuviano. “I banchi verranno consegnati tra qualche giorno abbiamo gia’ la ditta che ha vinto l’appalto” risponde cosi il primo cittadino Antonio Agostino Ambrosio alla protesta dei genitori e associazioni del territorio sullo strano caso che vede coinvolti alunni del plesso Casilli che si ritrovano, ormai dall’inizio delle lezioni, senza avere i banchi. Una violazione di diritto, un offesa agli studenti e al rispetto dei principi di cultura a cui hanno cercato di porre rimedio immediatamente i componenti dell’associazione Azione Civile Gev che ha cosi deciso di comune accordo coi genitori dei piccoli alunni del plesso di Santa Maria La Scala di aprire una sottoscrizione e così acquistare i banchi necessari allo svolgimento regolare delle lezioni. Ma ora l’intervento del sindaco sull’intera vicenda rimette in campo l’attenzione da parte degli amministratori locali a problematiche cosi importanti e delicate “è lodevole l’impegno dell’associazione, ma questa amministrazione aveva già provveduto a mettere in campo una gara d’appalto per poter fornire agli alunni gli strumenti adeguati allo svolgimento delle lezioni – ribatte Ambrosio – e i prossimi giorni al plesso verranno consegnati i banchi. Siamo da sempre stati attenti alle richieste dei nostri cittadini e soprattutto a quelle dei più piccoli, i banchi sono una priorità e un diritto degli studenti e nessuno si è mai rifiutato di ascoltarli, al contrario il nostro temporeggiare era dettato dal tempo tecnico per poter offrire un buon prodotto e tutto in piena trasparenza”. Ma ad impegnarsi da qualche giorno erano stati anche i componenti della stessa associazione, che data l’assenza di risposta alla richiesta dei banchi hanno iniziato a sensibilizzare i cittadini in una raccolta fondi. “La colletta ha avuto già inizio, – aveva commentato il presidente Leonida Ambrosio – considerato anche che a nulla sono valse le continue proteste e l’andirivieni dei genitori desiderosi di far si che i loro figli siano degli alunni normali, abbiamo deciso di provvedere da soli”. Ed ora? Come reagiranno i genitori? E il presidente dell’associazione come si comporterà dopo la notizia che i banchi verranno consegnati nei prossimi giorni? Insomma, ancora una volta, a finire nel mirino delle polemiche solo un gruppo di studenti che con la loro innocenza non chiedono battaglie e responsabilità politiche ma solo l’innegabile e sacrosanto diritto di andare a scuola come bambini normali.
Giovanna Salvati
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