San Giorgio a Cremano. La città di Massimo Troisi è la prima in Italia ad aderire a “Italiae. 150 eventi in piazza per ri-disegnare l’Italia”. Il progetto, ideato dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e promosso dal Comitato Italia 150, nasce per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. 150 piazze italiane, intese come luoghi aperti all’incontro e al confronto, ospiteranno altrettanti eventi collettivi che coinvolgeranno bambini, ragazzi, giovani, adulti, insegnanti e famiglie su tutto il territorio nazionale. Il programma intende far conoscere a fondo il paese in cui viviamo, attraverso l’esperienza dell’arte contemporanea, e costruire insieme una nuova identità italiana per il futuro. Le piazze saranno trasformate in veri laboratori dove la forma dello stivale sarà la base per realizzare opere d’arte elaborate in diverse varianti, in relazione alle specificità dei luoghi e ai lavori degli artisti contemporanei che hanno lavorato sulla forma stessa dell’Italia: Luciano Fabro, Alighiero Boetti, Maurizio Cattelan, Enzo Cucchi, Michelangelo Pistoletto. 150 esemplari di “Italiae” confluiranno, poi, a Torino e saranno esposti in occasione dei festeggiamenti per l’anniversario dell’Unità, che si svolgeranno da marzo a novembre 2011. L’adesione della città di San Giorgio è stata decisa dalla giunta comunale, guidata dal sindaco Mimmo Giorgiano, nell’ambito delle attività della quinta edizione dell’iniziativa “Il Giorno del Gioco”, che si terrà il prossimo mese di maggio, a conclusione della seconda edizione del “Festival del Gioco”, su impulso dell’assessorato alla Scuola Infanzia e Gioco, guidato da Luigi Bellocchio, attraverso il coordinamento educativo del Laboratorio Regionale Città dei bambini e delle bambine. Il progetto sarà presentato alla cittadinanza, nel corso di un incontro pubblico, con il coinvolgimento diretto delle scuole cittadine, giovedì 18 febbraio, presso villa Bruno, alla presenza della Responsabile Capo Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, Torino.
Felicia Liguori
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