domenica 24 Novembre 2024
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San Francesco storia e leggenda, tra recitazione e musica

NAPOLI. Alla Basilica della Pietrasanta la nuova prestigiosa rassegna concertistica “Il Sacro e le Armonie”.
Prima Chiesa mariana della città, e luogo di estrema suggestione, la Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta è stata fino a pochi anni fa preclusa alla visita, risultando nota solo a pochi esperti conoscitori: proprio alla Pietrasanta si svolgerà, a partire dal 21 dicembre 2014 e fino al 4 gennaio 2015 la rassegna concertistica intitolata “Il Sacro e le Armonie”, offrendo a tutti l’opportunità di conoscerla e di fruire, allo stesso tempo, di una straordinaria offerta musicale.

La rassegna si chiuderà con il concerto/performance di Luigi e Girolamo De Simone:
Domenica 4 gennaio 2014 ore 18.00

NEL CAVO DELLE MANI APERTE UN CANTO PER L’INFINITO
San Francesco storia e leggenda
di Luigi de Simone
musiche e pianoforte live: Girolamo De Simone
Testo, regia, performance: Luigi De Simone
Musiche e pianoforte live: Girolamo De Simone
Immagini: Salvatore Giordano.
Voce fuori campo: Dora Celeste Amato.
Quadri plastici: Giocondi
Coreografie: Rossella Lo Sapio
Chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, Via dei Tribunali n. 16
Ingresso €. 10.00
Informazioni:
Telefono – 081 198 11 177
E-mail:
info@polopietrasanta.it
info@concertiallapietrasanta.it

“ Nel cavo delle mani aperte un canto per l’infinito: san Francesco storia e leggenda” è una performance di Luigi de Simone, con musiche originali eseguita dal vivo dal pianista/compositore Girolamo De Simone.
Non stupisce che la vita del Santo di Assisi ancora si presenti nuova nei suoi risvolti e nelle sue molteplici sfumature: all’uomo moderno, disorientato e confuso, perennemente in lotta con sé stesso e straniero sulla terra, il messaggio del Poverello, struggentemente nostalgico, risuona quale futura e certa promessa.
Sono queste le premesse da cui nasce questa delicata “lettura” del Santo: essa si snoda sottile nel tempo inseguendo armonie e suggestioni musicali dalle quali è accompagnata ma più spesso rincorsa.
Dunque un connubio felice tra musiche e parole, fonemi e note che, pur venendo da tempi remoti, hanno il pregio di rivestirsi di nuova e moderna significazione a sottolineare l’ attualizzazione della perennità di una testimonianza unica, databile ma eterna.
L’incipit si avvale di un brano omonimo che il pianista-compositore Girolamo De Simone, ha registrato sull’organo della Verna.
Si entra così nella leggenda di una vita che ha improntato la storia.
L’ascolto della lettura si libera dal rischio di una semplice biografia raccontata perché sapientemente è costruito un dialogo con la musica che l’autore compositore esegue in live: la rivisitazione di antiche antifone (Coene tuae mirabili, anteriore al V secolo e usata nella liturgia di s. Giovanni Crisostomo e successivamente importata in quella ambrosiana quale transitorio), o le “variazioni inverse” del suggestivo brano snodo tra la musica orientale e quella occidentale – Inno di Giovanni – in cui il tema compare solo alla fine svelando il senso di ricami arpeggiati e di suadenti armonie di frontiera.
Non mancano nell’opera momenti di grandi emozioni in cui il testo veramente sembra ammantarsi di musica, così come nel brano “ Quaesivi” in cui le sospensioni di note acute sottolineano l’attesa di una risposta alla domanda di senso di Francesco: musica e parole scandagliano ed interrogano l’eterno.
Nel “Tema di Chiara”, ispirato alle atmosfere di Preisner, a sottolineare la straordinarietà della relazione tra Chiara e Francesco, provvedono gli incisi minimali e le tipiche agogiche di rarefazione del discorso musicale ricche di cesure e respiri, utilizzate dal compositore; esse contribuiscono a fornire unitarietà e trama continua alle scelte compositive, proprio come unitaria e comune fu la povertà scelta e perseguita da Chiara e Francesco: gli accordi, attraverso grappoli modali, riportano a antiche forme del passato che furono alla base dei primi canti comunitari (in alcune occasioni importati dalla Siria).
La performance si conclude con il testo delle “Lodi a Dio Altissimo”.
Il brano è sottolineato da una rivisitazione musicale in ottica neoimpressionistica e di frontiera con citazioni esplicite dei temi di Frisina , delle armonie di Ravel e di alcune modalità reiterative usate da Philip Glass.
Luigi De Simone
Operatore pastorale presso la Chiesa francescana di Sant’Antonio.
Già Consigliere del Consiglio pastorale Diocesano.
Già Ministro Regionale Ordine Francescano Secolare Campania e Basilicata (10 anni).
Già Vice Ministro Nazionale Ordine Francescano Secolare con Delega per CEMIOFS (Centro Missionario OFS).
Già Consigliere e poi Presidente della Fondazione UALSI (impegnata nel settore disabilità).
Direttore treni bianchi per Lourdes.
Medico volontario in Missione di pace nella guerra del Kossovo.
Fondatore dell’Associazione Culturale Compagnia Teatrale “Giocondi” e dell’ annesso laboratorio Teatrale.
Autore di più di numerosi testi teatrali.
Regista teatrale (ha portato in scena autori classici e contemporanei).
Ideatore ed animatore del Presepe vivente vesuviano (33 anni di attività): con rappresentazione in diversi comuni della Regione, passaggi su Reti Nazionali (Uno Mattina) e regionali
Autore e Compositore SIAE.
Autore del Musical “Francesco è” rappresentato su territorio nazionale.
Autore e regista dell’Opera popolare “Soré Mamma ‘e ‘ll’Arco”
Ha scritto “Oltre le nuvole”: (edito da Guida) Storie di terapia e percorsi di libertà.
“Il Presepe Vesuviano” (ed. Pironti)
“Quanno nascette Ninno: un presepe vivente si fa teatro dell’Anima” (ed. Savarese) Ideatore, realizzatore e animatore di serate culturali (“Notte bianca”, et al.)

Girolamo De Simone (Napoli 1964) vive e lavora alle pendici del Monte Somma, a ridosso del Vesuvio. Musicista e agitatore culturale, è considerato come uno degli esponenti delle avanguardie italiane legate alla musica di frontiera. Pianista, elettro-performer e compositore, dopo l’esordio ufficiale (a Napoli, Villa Pignatelli, nel 1982, con Luciano Cilio), ha suonato per numerosi festivals di musica contemporanea raccogliendo consensi per le ricerche sui nuovi linguaggi e per la riscoperta di repertori inediti o rari. Come compositore ha ricevuto esecuzioni in Europa (per l’UNESCO a Parigi, per la CEE a Bruxelles, per la Radio-televisione Svizzera, per la radio tedesca Deutschlandfunk) e in Italia (Rai Due, Rai Tre, Radio Rai Uno, Radio Rai Due, Radio Rai Tre). Ha ricevuto molteplici riconoscimenti, tra cui il “Premio Internazionale Capri Musica per la musica contemporanea” (2004) e il “Premio Masaniello 2013, Napoli, città di suoni”. I suoi ultimi cd, editi da Die Schachtel, Ars Publica, Curci, Nardini, hanno raccolto consensi nazionali e internazionali, come “Shama”, recensito dalla londinese “Wire”, o il più recente “Ai piedi del monte”, definito dal “Giornale della Musica” come instancabile ricerca del “genius loci partenopeo”. Il suo disco “Inni e antichi canti” riscopre le radici siriane della musica occidentale: una iniziativa non profit che ha coinvolto come in un unico abbraccio i bambini siriani e quelli napoletani (Ministero dell’Istruzione, l’Università e la Ricerca: “Atlante sonoro” 2012).

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