venerdì 29 Novembre 2024
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Salvatore Piccolo (Pd): “Il mio no all’opportunismo vestito da responsabilità”

Somma Vesuviana. Una nota giunge in redazione da Salvatore Piccolo direttivo Pd.

Per quanto mi riguarda il terremoto politico che ha scosso la Città di Somma Vesuviana non si risolve col gesto di alcuni politici che, presi da un improvviso senso di responsabilità, hanno deciso di passare dai banchi dell’opposizione a quelli della maggioranza.

Diciamocelo chiaramente. Solo un ingenuo potrebbe credere ad un’operazione del genere. Solo qualcuno che non guarda oltre la punta del proprio naso può immaginare che una crisi di questa portata possa risolversi nascondendo la polvere sotto al tappeto.

Perché, per il momento, di questo si tratta.
Di voler risolvere i problemi senza affrontarli e senza assumersi, ciascuno, le proprie responsabilità.

Nessuno, nella vita così come in politica, può arrogarsi il diritto di chiedere responsabilità agli altri senza assumersi le proprie. Ed in tutto questo caos, in tutta questa entropia, assumersi, ciascuno per il suo ruolo, la responsabilità che gli compete avrebbe risolto e può ancora risolvere i problemi.

Un sindaco, la cui maggioranza è spaccata in due blocchi indecifrati e contrapposti, anziché blaterare di una parte evanescente che gli impedisce un’azione amministrativa snella, avrebbe dovuto dire con chiarezza chi gli impedisce di governare e su quali aspetti.

Le due maggioranze, ammesso che ce ne siano solo due, avrebbero dovuto chiarire ciascuna la propria posizione e dare motivazioni riguardo al proprio agire e le proprie scelte. Prima di appellarsi alle minoranze invocando al loro senso di responsabilità.

Un’opposizione responsabile, prima verso tutti i cittadini e poi verso i propri elettori avrebbe dovuto assumersi la responsabilità di rendere trasparente il dibattito politico in atto chiedendo con forza e fermezza al sindaco e alla sua maggioranza iniziale i motivi della crisi. Senza cedere di un millimetro fin quando le diverse parti non avessero reso chiari i tali motivi.

Un candidato sindaco, in quanto capo di una coalizione che lo ha accompagnato durante la fase elettorale, avrebbe dovuto coordinare qualsiasi sua scelta con quella dei suoi alleati. Invece, senza batter ciglio, corre verso nuove responsabilità senza rispettare quelle assunte poco più di un anno prima. Sinceramente una scelta del genere, senza i dovuti passaggi di chiarezza, lascia dei dubbi sulla sua capacità di governare per il bene comune.

Invece nulla è chiaro. L’unico dato chiaro è che esistono due blocchi di potere che provano a combattersi e a rafforzare la propria posizione provando a pescare tra le stesse fila. Infatti, nessuno della maggioranza,al momento, si è dichiarato all’opposizione, ma si chiede alla minoranza di sostituirne un pezzo a seconda della convenienza di parte. Senza prendersi un briciolo di responsabilità.

In queste fasi, nel caos, nell’entropia, si fa presto a celare l’opportunismo, l’interesse, il tornaconto, dietro la responsabilità. Si fa invece molta più fatica a fare chiarezza e a fare le scelte giuste del caso, con calma, senza fretta, avendo tutti gli elementi a disposizione.

Perché si! Se ci si contrappone agli interessi loschi, agli affari, alle clientele, all’opportunismo, di fronte ad una situazione chiara, è facile fare le scelte giuste. Ma, proprio alla luce di quelle battaglie, se si percepisce la totale assenza di volontà a rendere limpida la crisi, allora è altrettanto facile comprendere che non esista alcuna frangia di quei blocchi, scevra da interessi particolari.

Proprio alla luce di tutto questo, in coerenza con le posizioni di partenza, diventa un dovere assumersi la responsabilità, l’onere, di tentare la costruzione di un polo di persone perbene che si opponga a qualsiasi forma di interesse particolare e che getti le fondamenta della città del futuro. Ogni opportunismo, che va in direzione opposta a questa strada, è una scelta politicamente miope che distrugge qualsiasi forma di speranza e vi pone esattamente sullo stesso piano di ciò che avete combattuto.

Altro che responsabilità, solo banale e squallida gestione del potere.
Altro che bene comune ma solo vanagloria ed ambizione personale.
Altro che interesse del paese ma solo artefici del suo declino.
E di questo si, ne sarete responsabili.

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