SANT’ANASTASAIA. Il Circolo di Rifondazione Comunista “Nello Laurenti”, condanna l’immagine pubblicata su Facebook, ritenuta estremamente offensiva, in cui sono ritratti il Consigliere Comunale Alfonso Di Fraia e lo staffista del Sindaco Ciro Pavone mentre si esibiscono nell’anacronistico saluto romano.
Atto che potrebbe prefigurare il reato di apologia di idee e valori del fascismo, da non poter considerare come semplice bravata, in quanto messo in scena da due funzionari pubblici che hanno giurato di essere fedeli alla Costituzione Repubblicana ed alle sue leggi.
Noi comunisti (ci piace ricordarlo se c’è chi si vanta di essere fascista), fieri ed orgogliosi dei valori fondanti dell’Italia Repubblicana ed antifascista, che hanno fatto della Costituzione italiana il prodotto della resistenza partigiana, chiediamo, al Signor Sindaco Lello Abete, una seria presa di posizione su questa vicenda. Ci aspettiamo, nell’Italia che ha visto migliaia di vite barbaramente trucidate dal regime Nazi-fascista, che il primo cittadino, attraverso delle pubbliche scuse, faccia valere i principi cardine della
Carta Costituzionale. Che si impegni, concretamente, affinché situazioni del genere non si ripetano. Auspichiamo, seppur con delle forti riserve, che sappia far maturare gli eletti all’interno delle proprie liste. Non di meno i suoi diretti dipendenti (pagati da noi cittadini).
Infine, con altrettanto rammarico, registriamo il totale silenzio delle forze di opposizione presenti in Consiglio Comunale. Queste, malgrado provenire da una storia antifascista e socialista, hanno preferito glissare sull’episodio. Ognuno è padrone del proprio presente, del proprio futuro e di rinnegare il passato.
“Le leggi razziali furono provvidenziali per me, ma anche per gli altri: costituirono la dimostrazione per assurdo della stupidità del fascismo. Si era ormai dimenticato il volto criminale del fascismo (quello del delitto Matteotti per intenderci); rimaneva da vederne quello sciocco”.
Primo Levi
Circolo di Rifondazione Comunista “Nello Laurenti”.
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