martedì 26 Novembre 2024
HomeAttualitàS.Anastasia. Vaccinazione anti Covid, proposta di Armogida e Coppola

S.Anastasia. Vaccinazione anti Covid, proposta di Armogida e Coppola

Sant’Anastasia. Un’idea/progetto per rendere fattibile la vaccinazione anti Covid-19 in poco tempo di buona parte della cittadinanza ci è pervenuta da parte del dott. Luigi Armogida, già Commissario Straordinario di Sant’Anastasia, e dell’Ing. Luigi Coppola, già Responsabile dei Lavori Pubblici del Comune di Sant’Anastasia. La proposta di progetto, articolata in più punti, parte dall’esperienza maturata in Italia con le consultazioni elettorali, che in due giorni permettono a milioni di cittadini di esprimere il voto presso i seggi. Di qui l’idea, elaborata e proposta dai due autori, di prendere a modello l’intera organizzazione delle elezioni e nei luoghi deputati a seggi elettorali organizzare dei seggi vaccinali, con infermieri e medici, personale comunale, forze dell’ordine, ditte deputate alla sanificazione. In pratica i cittadini iscritti nelle liste elettorali, secondo un calendario da stabilire, si recherebbero presso il seggio, ove solitamente si recano per esprimere il voto, e riceverebbero la vaccinazione. “Se è vero, – scrivono Armogida e Coppola nella loro proposta progettuale – come affermato dal Commissario, che nei prossimi mesi saremo inondati da milioni e milioni di vaccini, bisogna approntare, come per le elezioni, i plessi scolastici da destinare a sedi per le vaccinazioni; in questo modo potranno essere vaccinati 30 milioni di cittadini in pochi giorni: lo stesso numero di persone che durante le elezioni in soli due giorni si reca a votare. Non esiste sul territorio una rete logistica più capillare di quella elettorale ed oltretutto i plessi scolastici individuati come seggi elettorali sono presenti in ogni paesino anche quello più sperduto….. I Sindaci, Autorità sanitarie locali, certamente sono in grado in modo autonomo con la propria struttura comunale di reperire le risorse umane (anche su base volontaria) e logistiche per svolgere in modo capillare, in tre-sette giorni la vaccinazione di massa dei propri concittadini. Sarà sufficiente un minimo di supporto da parte della Prefettura oltre naturalmente la fornitura dei vaccini da parte dell’organizzazione militare…… Ciò è possibile utilizzando la possente e collaudata macchina elettorale del Ministero dell’Interno, opportunamente adeguata alla esigenza vaccinale. Gli altri centri vaccinali già esistenti sul territorio, provvederanno a vaccinare i ragazzi minorenni non compresi negli elenchi elettorali”.

Di seguito schema organizzativo

Vaccinazione di massa – Progetto pilota

Nella pianificazione di una vaccinazione di massa è necessario coinvolgere, in modo concreto, i Sindaci – autorità sanitarie locali. Gli 8000 Sindaci d’Italia con le loro strutture comunali (con un esercito di migliaia di tecnici ed impiegati) possono e devono dare, proprio in relazione alle loro responsabilità in materia sanitaria, il loro indispensabile contributo alla campagna vaccinale. Gli stessi, che costituiscono l’avamposto più diretto ed immediato con la popolazione amministrata e che meglio di chiunque altro conoscono le esigenze dei propri concittadini, devono individuare e magari allestire di concerto con le altre Autorità Sanitarie ed a spese dello Stato (come avviene per le consultazioni elettorali), sul proprio territorio ed in modo capillare, i siti più idonei destinati alla somministrazione dei vaccini. Se è vero, come affermato dal Commissario, che nei prossimi mesi saremo inondati da milioni e milioni di vaccini, bisogna approntare – come per le elezioni – i plessi scolastici da destinare a sedi per le vaccinazioni; in questo modo potranno essere vaccinati 30 milioni di cittadini in pochi giorni: lo stesso numero di persone che durante le elezioni in soli due giorni si reca a votare. Non esiste sul territorio una rete logistica più capillare di quella elettorale ed oltretutto i plessi scolastici individuati come seggi elettorali sono presenti in ogni paesino anche quello più sperduto. N.B. Nei comuni con popolazione da 500 a 5000 abitanti (in Italia n. 5. 509 per complessivi 9.796.853 abitanti – il 69,71% dei Comuni Italiani) I Sindaci, Autorità sanitarie locali, certamente sono in grado in modo autonomo con la propria struttura comunale di reperire le risorse umane (anche su base volontaria) e logistiche per svolgere in modo capillare, in tre-sette giorni la vaccinazione di massa dei propri concittadini. Sarà sufficiente un minimo di supporto da parte della Prefettura oltre naturalmente la fornitura dei vaccini da parte dell’organizzazione militare. La regione assicurerà l’eventuale soccorso sanitario con ambulanze e per i comuni più isolati con eliambulanze. Nei Comuni con popolazione superiore a 5000 abitanti l’organizzazione anche se più complessa potrà sempre contare su una logistica (sempre quella utilizzata per le consultazioni elettorali) ormai collaudata nel tempo. Dopo aver vaccinato gli over 80 – gli ospiti delle RSA- il personale sanitario -il personale della Scuola-  le FF.OO e le categorie fragili, il criterio delle priorità delle vaccinazioni per un efficace contenimento della pandemia non deve essere quello generalizzato delle fasce di età sull’intero territorio nazionale, ma quello piuttosto della individuazione e vaccinazione a tappeto della popolazione dei Comuni  (con  elevata percentuale di contagi per numero di abitanti) e con maggiore rischio di diffusione dell’epidemia. E’ necessario intervenire, con immediatezza, con la vaccinazione a tappeto in quei territori dove, a causa degli elevati numeri di contagio, maggiore è la pressione sugli ospedali e maggiore è il rischio di ammalarsi gravemente e di conseguenza il rischio che il virus determini decessi. Ad oggi, per esempio, sarebbe necessario incidere maggiormente, con la vaccinazione a tappeto, sui territori della Lombardia – Campania – Veneto piuttosto che sul territorio “bianco” della Sardegna. Al limite, sulla base della disponibilità a livello nazionale di dosi di vaccino, si potrebbe immaginare una vaccinazione parallela – doppio binario:

1) destinando una quota di farmaci ai cittadini di tutta Italia con somministrazione per fasce di età, così come già stabilito dal Governo;

e

2) destinando invece altra quota più consistente alla vaccinazione di fasce di popolazione, senza distinzione d’età, ma a tappeto, in quei territori che presentano come detto maggiori rischi di letalità. Ciò anche per evitare che il contagio mantenga la insostenibile (per le strutture sanitarie) velocità di diffusione. Per i Comuni, così individuati dal CTS, bisognerà procedere con la massima celerità alla vaccinazione di massa di tutta la popolazione, concentrata in tre- max sette giorni. Ciò è possibile utilizzando la possente e collaudata macchina elettorale del Ministero dell’Interno, opportunamente adeguata alla esigenza vaccinale. L’intervento si propone come obiettivo di rallentare una strage che dura da più di un anno attraverso la tempestiva e capillare vaccinazione di massa della popolazione con maggiori rischi. Attrezziamo per l’operazione tutti i plessi scolastici (con le varie sezioni elettorali eventualmente raggruppate), normalmente utilizzati dal Comune per le consultazioni e facciamoli diventare centri vaccinali. Gli altri centri vaccinali già esistenti sul territorio, provvederanno a vaccinare i ragazzi minorenni non compresi negli elenchi elettorali. Se in Lombardia, Campania, Veneto cominciamo a vaccinare l’intera popolazione dei Comuni a maggiore rischio, secondo l’ordine di priorità opportunamente individuata dal CTS sulla base dei dati dell’epidemia, avremo operato certamente un efficace sistema di mitigazione del rischio fino alla completa eliminazione del contagio.

Ipotesi Comune Napoli -10 Municipalità-886 Sezioni elettorali. Vaccinazione dell’intera popolazione in max quattro giorni. N.B. tale schema può essere utilizzato per qualsiasi altro Comune d’Italia che presenta le stesse tragiche criticità. Obiettivo: vaccinare l’intera popolazione in tre max quattro giorni. Operiamo nel Comune di Napoli, come se in questo territorio si dovessero svolgere le elezioni amministrative. Per il Comune, in occasione delle elezioni amministrative l’intero corpo elettorale può esprimere il proprio voto in due giorni, presso le sezioni elettorali già individuate nei plessi scolastici del territorio. Le stesse strutture scolastiche, che già ora risultano sanificate per consentire la didattica in presenza, dovranno essere utilizzate per la vaccinazione di massa di tutti i napoletani. Magari, in relazione alla maggiore complessità di tali operazioni e per evitare assembramenti, si potrà prevedere un periodo di utilizzo delle strutture leggermente più lungo – tre o quattro giorni anziché i due normalmente previsti per le elezioni-. N.B i ragazzi minorenni non compresi negli elenchi elettorali potranno essere vaccinati presso i centri vaccinali già esistenti sul territorio. Come durante le elezioni, allo stesso modo i napoletani si recheranno – vicino casa-, con la tessera elettorale e il documento di identità e la tessera sanitaria, presso le proprie sezioni elettorali (eventualmente raggruppate nell’ambito dello stesso plesso scolastico) per essere vaccinati. Per velocizzare le operazioni di identificazione e registrazione del cittadino verranno utilizzati gli elenchi elettorali aggiornati già esistenti presso gli uffici elettorali comunali. Ogni seggio o più seggi raggruppati, all’interno del plesso scolastico, saranno allestiti e sanificati (con squadre di pulizia e disinfettazione sempre presenti per l’intera durata delle operazioni) a cura del Comune. La Giunta Comunale con apposito provvedimento (invece che alla nomina degli scrutatori) provvederà ad individuare nominativamente per ogni postazione vaccinale (o per postazioni raggruppate in misura proporzionale):

  1. a) il personale amministrativo n.2 unità- (potrà essere eventualmente utilizzato su base volontaria il personale scolastico- già vaccinato) – per l’identificazione e gli altri adempimenti burocratici;

 

  1. b) personale sanitario – n.2 Unità – messo a disposizione dalla ASL competente – per la somministrazione del farmaco;

 

c)il Presidente del Seggio (Coordinatore), funzionario della Sanità Regionale, che dovrà disciplinare l’intera attività di quel seggio o più seggi.

 

Laddove necessario, ad integrazione del personale sanitario già normalmente impegnato in dette operazioni, si farà ricorso agli studenti universitari delle scienze sanitarie, appositamente formati. Laddove necessario la stessa organizzazione di personale (o parte di essa) potrà essere utilizzata in giorni diversi, in altri Comuni della Regione che non dovessero avere sufficienti risorse. Sarà necessaria la presenza di un Medico ogni n……..   sezioni vaccinali. Le ASL competenti per territorio forniranno tutti i medici necessari, ricorrendo eventualmente ai medici di base ed a liberi professionisti su base volontaria. Dovrà essere garantita la presenza, come normalmente avviene in occasione delle consultazioni elettorali, di personale delle forze dell’Ordine. Squadre di volontari della protezione civile saranno presenti nel plesso scolastico a supporto delle attività. In ogni Plesso Vaccinale un Ufficiale dell’Esercito coordinerà l’approvvigionamento dei vaccini attraverso la struttura militare. Per coloro che non possono recarsi al seggio, su specifica e motivata richiesta al Comune, sarà prevista la somministrazione del farmaco presso l’abitazione. In ogni plesso scolastico, dove insistono più sezioni vaccinali, dovrà essere reperita ed attrezzata, sempre a cura del Comune, l’area di sosta (Palestra – mensa etc), per l’attesa di quindici minuti dopo la somministrazione del vaccino, con presenza di sanitari; Per ogni plesso o più plessi vaccinali dovrà essere disponibile una Ambulanza con medico a bordo dedicata all’ operazione. Per i Comuni più isolati dovrà essere previsto un servizio di soccorso con eliambulanza. Presso la Prefettura di Napoli sarà attivata, per l’intero periodo della vaccinazione di massa, la SALA OPERATIVA per far fronte ad eventuali emergenze. La Prefettura svolgerà una attività di vigilanza, attraverso propri funzionari sovraordinati, ognuno a più complessi vaccinali, ed in collegamento con essi attraverso le forze dell’Ordine presenti nel plesso scolastico; come normalmente avviene in caso di elezioni. Alla fine della giornata il Presidente (Coordinatore) della sezione vaccinale dovrà trasmettere al Comune, e questi alla Prefettura, gli elenchi dei vaccinati che verranno raccolti e telematicamente trasmessi al Ministero dell’Interno, al Ministero della Sanità, al Dipartimento della Protezione civile al Commissario all’emergenza ed alla Regione. In questo modo si potrà garantire, attraverso una capillare organizzazione come quella elettorale, la rapidità della vaccinazione, avere certezza del luogo (tra l’altro già noto al vaccinando e nelle vicinanze della sua abitazione) e del giorno in cui il cittadino potrà accedere alla somministrazione. Verrà sfruttata la collaudata organizzazione elettorale per procedere alla vaccinazione di massa- sotto la sovrintendenza del Ministero dell’Interno e di concerto con il Ministero della Sanità, il Dipartimento della Protezione Civile, il Commissario all’emergenza, le Regioni, le Amministrazioni locali e tutte le altre amministrazioni coinvolte.

Progetto di massima- risorse umane da impiegare

Obiettivo: vaccinare tutta Napoli in tre –  quattro giorni magari a Pasqua 2021

N.10   Municipalità    N. 886 seggi elettorali- n.300 plessi scolastici

Personale occorrente (di massima)

  • Medici 1500 (si può fare ricorso anche ai Medici di base e ai liberi professionisti volontari) cinque medici per ogni plesso scolastico
  • Infermieri 3000 (volontari)
  • Personale amministrativo 3000 (volontari del personale scolastico, già vaccinato)
  • Coordinatori 1000 dirigenti regionali, provinciali e comunali

–   Ufficiali FF.AA  250

–   Funzionari Prefettura 50

oltre a congruo personale delle FF.OO-Protezione Civile-FF.AA.

Laddove non vi fosse la disponibilità di vaccini per l’intera popolazione napoletana si procederà in modo proporzionale per Municipalità.

Per evitare possibili assembramenti i cittadini, attraverso manifesti murali, verranno informati degli orari cui presentarsi al proprio seggio vaccinale, coincidente con quello presso cui di norma va votare  (ad esempio: Se si stabilisce la vaccinazione in 5 gg si può pensare di operare come segue (è solo un esempio che può essere migliorato o integrato tenendo conto del numero degli iscritti nelle liste elettorali della varie sezioni): il primo giorno – a partire dalle ore 8,00 e fino alle ore ________ tutti i cittadini dalla lett. A alla lett. F inclusa; il secondo giorno – dalle ore 8,00 e fino alle ______ – dalla lett.G alla lett.O e così via.)

08/03/2021

dott. Luigi Armogida/ ing. Luigi Coppola

 

Sostieni la Provinciaonline

Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.

Articoli recenti

Rubriche