Sant’Anastasia. Edicola votiva della Madonna dell’Arco a suor Margherita, la domenicana che ha dedicato la sua vita alle orfanelle. Il ricordo di una giovane donna cresciuta dalla piccola ma immensa suorina come una figlia. La lettera di Michela.
Una storia commovente ma anche piena d’amore quella che lega una giovane donna a suor Margerita, la domenicana che per tanti anni ha accolto e cresciuto come sue figlie le bimbe ospitate all’orfanotrofio di Madonna dell’Arco, fondato e costruito negli anni Venti del secolo scorso e poi cessato la sua attività di accoglienza all’inizio del 2000. Di recente si è tornato a parlare dell’istituto e della sua opera pia grazie all’angelo che per anni si è occupata delle bimbe. Di recente, dall’ex struttura è stata trasferita un’edicola votiva raffigurante l’immagine della Madonna dell’Arco. Il piccolo altare è stato installato nello spazio esterno, adiacence al Santuario e dedicato proprio a suor Margherita per la sua opera caritatevole, indispensabile per tante ragazzine che oggi sono diventate donne.
Ed a dedicarle una bellissima lettera Michela Fusco, giovane anastasiana accolta da piccola dall’angelo delle orfanelle e tra le donne a cui è stato dato l’onore di scoprire l’edicola votiva nel giorno della sua inaugurazione, il 31 maggio scorso. Parole d’affetto anche per padre Mariano Nazzario.
“Fin da piccole io e le mie sorelle insieme ad altre bambine meno fortunate, siamo state affidate sotto al tuo arco potente, e tu, bella “mamma dell’Arco” con il tuo amore, la tua misericordia, hai scelto per noi persone che erano degne di svolgere il compito che avevi loro affidato: crescere con amore e affetto tante bambine meno fortunate. Sono onorata di essere cresciuta dalle suore domenicane, il 31 maggio scorso con le mie sorelle, insieme ad alcune bambine (adesso donne) abbiamo avuto l’onore di inaugurare un altare della “Madonna”che è stato per 75 anni nel nostro istituto e dove noi insieme alle nostre suore recitavamo le preghiere davanti a quell’ immagine che ci ha accompagnate nella fede e nella crescita della nostra vita. Sono riaffiorati tutti i ricordi della mia infanzia, ma soprattutto ho sentito con tutto il cuore la presenza della mia cara suora Margherita Secli. Cara suor Margherita, ti sei consacrata a DIO con amore e penso che propio Gesù ti abbia scelto apposta, perché tu trasmettessi ad altre persone tutto il bene e l’ amore che solo il nostro Salvatore insieme alla Madonna possono donarci. Sono stata fortunatissima e ringrazio Dio per averti messa sul mio cammino. Ero piccola quando sono entrata in quell’ istituto dove mi avete accolta con tanto amore e affetto materno, c’è tanto da raccontare. Ma la cosa più bella che mi è rimasta nel cuore è quando la sera ci radunavi tutte per pregare e trasformavi quelle preghiere in favole, ci parlavi di Gesù e della sua mamma e noi tutte ascoltavamo le dolci parole che uscivano dal tuo cuore. Adesso sono ancora più convinta che la Loro ti hanno benedetta già da allora. Per non parlare di quando una di noi si ammalava, tu subito pronta con le tue cure premurose,c ome solo una mamma sa fare.
Suor Margherita custodisco gelosamente il tuo dolce ricordo ed i tuoi insegnamenti, grazie di cuore che per l’affetto che mi hai donato e il tanto amore, senza chiedere mai nulla in cambio. Grazie anche a padre Mariano Nazzaro che è stato il papà di tutte le bambine che stavano in quell’ istituto. Ricordo con tanto amore un uomo che amava vedere le sue bambine sempre sorridere. Ogni volta che lo vedevo correvo verso di lui per sedermi sulle sue ginocchia e lui non esitava a giocare con me e a riempirmi di coccole e protezione.
Faceva di tutto purchè noi conducessimo una vita normale e non sentissimo differenze nel vestire nel mangiare con le nostre coetanee al di fuori di quella casa, casa nostra. La domenica veniva a celebrare la messa nella cappella del nostro istituto e subito dopo c’era l’ assalto di tutte le bambine che gli andavano vicino, ognuna di noi aveva qualcosa da raccontargli. Padre Mariano aveva una parola, una carezza per tutte. Soprattutto ti trasmetteva tanta serenità che ti rassicurava il cuore. Ora che siete vicini a Gesù vi chiedo di vegliare sempre su tutte quelle bambine che avete allevato con tanto amore e tanta umiltà.
Noi siamo figlie predilette, come diceva suor Margeherita. Non avrei mai pensato un giorno di poter testimoniare e raccontare la vita di quell’ istituto, che per molte bambine è stata la salvezza per un futuro migliore. Ringrazio di cuore padre Alessio Romano, che ha interpretato sicuramente il desiderio della Madonna dell’Arco quello che l’edicola votiva fosse dedicata a suor Margherita e alle tante bambine come me, di cui lei si è presa cura come una mamma.
Un momento che sono certa ricorderò per tutta la vita”.
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