SANT’ANASTASIA/SOMMA. Annullate due condanne all’ergastolo per omicidio ottenute sia in I che II grado per Gerardo Perillo, 60 anni detto o’ cantiniere ed il figlio Ciro di 35 anni, entrambi di Sant’Anastasia.
I due erano stati condannati al massimo della pena per un caso di “Lupara bianca” e la conseguente uccisione di Giulio Savino, 46 anni, un pregiudicato di Somma Vesuviana che scomparve da casa il 5 aprile del 2005 e fu ritrovato ucciso a Sant’Anastasia. Le ossa della vittima furono notate da un contadino in un appezzamento di terra in località Olivella, vicino ai resti in parte dissepolti, i vestiti oramai laceri dello scomparso. Quello fu un periodo in cui era in corso una cruenta guerra di camorra, e Savino fu una delle sette persone che, nel giro di appena sei mesi, svanirono nel nulla in diversi comuni dell’area vesuviana. Secondo l’accusa vi erano più motivi per cui i Perillo, a capo di un omonima cosca camorristica e per questa ragione oggi detenuti a seguito di diverse condanne, tra queste l’ipotesi che fosse il nuovo referente del clan Sarno sul territorio. Oggi però arriva una nuova verità sancita questa mattina dalla I sezione penale della Corte di Cassazione di Napoli che ha annullato le condanne (con rinvio ad altra sezione di Corte d’Assise d’Appello). Un successo per la linea sostenuta dall’avvocato Mario Terracciano che in oltre cento pagine di trascrizione del suo impianto difensivo si è appellato al fatto che in entrambe le prime sentenze vi era stato un “travisamento dei dati probatori e vizi di logicità della motivazione”. In pratica riferimenti della sentenza erano contraddetti da quelli che erano i verbali con le dichiarazioni dei testimoni. Uno dei casi, ma non l’unico, cui Terracciano fa riferimento, è quello di un pentito che aveva dichiarato agli inquirenti che per quanto a sua conoscenza il delitto era stato voluto da un altro clan d invece nelle sentenze si faceva riferimento “Gli amici di Sant’Anastasia minacciarono lo scomparso”, invece questo non era stato mai detto.
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.