Un mese di silenzio e attesa conclusosi martedì sera con le dimissioni dei sei assessori della giunta di centrodestra. Il 15 febbraio il sindaco Carmine Esposito aveva ritirato le deleghe ai componenti dell’esecutivo, dopo più di un mese gli assessori hanno deciso di rompere gli indugi e firmare una lettera collettiva di dimissioni.
“Nell’ottica del programma sostenuto”, si legge nel documento protocollato ieri mattina in municipio, “in cui il progetto viene prima delle persone, rimettiamo nelle mani del sindaco, di cui abbiamo piena fiducia, il nostro mandato”. A firmarla il vicesindaco Ciro Castaldo (con delega alle Politiche sociali e Sport), Vito De Lucia (Sicurezza dei Cittadini, Legalità, Affari legali, Anagrafe, Viabilità); Armando Di Perna (Bilancio e Tributi); Giancarlo Graziani (Urbanistica e Lavori Pubblici – Servizi cimiteriali); Veruska Zucconi (Pubblica Istruzione, Politiche Educative, Attività culturali e biblioteche), Felice Manfellotto (Turismo – Attività produttive). Inutile attendere un commento ufficiale dal sindaco, né dai diretti interessati. Sembra che a spingere, affinchè anche i colleghi firmassero le dimissione, siano stati Graziani e Di Perna, un modo elegante per togliere dall’impasse il primo cittadino. Esposito, infatti da febbraio intende fare un rimpasto in giunta e per non “licenziare” gli uomini scelti a maggio 2010 aveva preferito ritirare le deleghe e “spingere” così gli assessori a rinunciare all’incarico. Tempo ce n’è voluto, ma alla fine si sono convinti. Adesso il sindaco è alle prese con il tanto agognato rimpasto. Dovrebbero essere riconfermati proprio Graziani e Di Perna, defenestrato Vito De Lucia, mentre Manfellotto rientrerebbe in consiglio comunale sempre che accettasse il nuovo incarico Vincenzo Romano, entrambi candidati nella lista del Nuovo Psi. Veruska Zucconi dovrebbe fare lo stesso passaggio, lei in consiglio come prima dei non eletti della lista civica “Arcobaleno” al suo posto in giunta Giustina Maione.
Il sindaco il 14 febbraio scorso aveva così motivato la sua decisione. Nel decreto di revoca con cui aveva assegnato le deleghe nel maggio 2010 vi era scritto: “Gli assessori nelle materie agli stessi assegnati hanno lavorato in modo proficuo e per l’attuazione del programma elettorale; Considerato, tuttavia, che è in corso una riorganizzazione degli uffici e che conseguentemente appare opportuno procedere ad una diversa distribuzione degli incarichi e competenze tra gli assessori; rilevato che una diversa distribuzione può rappresentare un’ occasione di stimolo per il raggiungimento di una maggiore efficienza dell’azione amministrativa“.
DA METROPOLIS DEL 22 MARZO
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