Sant’Anastasia. Aveva gettato diversi farmaci scaduti in strada, ieri i vigili urbani di Sant’Anastasia lo hanno individuato. Il trasgressore è un informatore scientifico, invitato a comparire al cospetto degli agenti del comando e in particolare del tenente Pasquale Maione che ha curato le indagini, dinanzi alle prove schiaccianti raccolte dalla polizia municipale, non ha potuto fare altro che ammettere le sue colpe. Gli è stato contestato un verbale di 600 euro ed è stato obbligato a risarcire le spese sostenute dal Comune di Sant’Anastasia per lo smaltimento dei rifiuti. Un successo per gli agenti (diretti dal comandante Fabrizio Palladino, nella foto) che hanno definitivamente individuato l’autore del clamoroso doppio sversamento di farmaci scaduti avvenuto tra dicembre e gennaio. Per l’uomo decade il profilo penale poichè non si tratta di rifiuti pericolosi (così come era stato ipotizzato inizialmente), nè di impresa o di ente. Un verbale non da poco se si considera che fino a dicembre scorso, per la stessa fattispecie era prevista una sanzione di poco più di 200 euro, opportunamente aumentata in seguito all’entrata in vigore di un nuovo decreto legge che l’ha portata appunto a 600 euro (sanzione raddoppiata se si tratta di rifiuti pericolosi). Il codice dell’ambiente attribuisce rilievo penale soltanto se la condotta dell’abbandono viene posta in essere da titolare o rappresentante legale di impresa o enti, a prescindere che si tratti di rifiuti pericolosi o non. Decade il profilo penale, ma solo per il momento, la polizia municipale anastasiana, infatti, sta ricercando eventuali ditte che si siano rese complici o materiali autrici dell’abbandono.
Piena soddisfazione per l’esito dell’operazione è stata manifestata dal comandante Palladino che nel contempo si dice rammaricato per il continuo verificarsi di episodi così crudemente incivili. “Noi siamo sempre attenti e vigili sul territorio. Pronti a segnalare e sanzionare coloro che si ostinano a non allinearsi a sistemi di condotte che devono necessariamente appartenere ed essere proprie di un paese e di una collettività civile. E’ mia intenzione fare un plauso e mostrare il mio riconoscimento a tutta quella grande fetta di cittadinanza anastasiana che ogni giorno con un immenso senso civico ci segnala il perpetrarsi di comportamenti da terzo mondo“.
La redazione
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