DA METROPOLIS DEL 12 MARZO
Sant’Anastasia/San Giuseppe Vesuviano. Ha avuto il coraggio di denunciare i suoi estorsori e senza timore, fidandosi dell’arma dei carabinieri, che hanno cosi messo fine alle intimidazioni che ormai da mesi era costretta a subire. Un’operazione che ha visto finire in manette due rumeni Ilie Bostiog e Petrica Cretu, entrambi 40enni residenti nella cittadina sangiuseppese che da qualche mese torturavano con minacce ed intimidazioni una giovane donna, loro concittadina. La donna, poco più che 30enne si era trasferita a San Giuseppe Vesuviano, e con sacrifici e soprattutto tanto impegno aveva avviato una semplice e modesta attività lavorativa, prendendo in gestione un negozio ortofrutticolo, proprio nella periferia della cittadina. Quel lavoro le piaceva e la sua attività era ormai avviata con un giro di clienti ormai abituali. E forse proprio il successo della piccola attività ha fatto gola ai due malviventi che hanno iniziato a farle visita. “Devi pagarci cinquecento euro se vuoi continuare a lavorare altrimenti ti picchiamo” queste le prime minacce. La donna intimorita ha ceduto alle prime richieste convinta che accontento i due malfattori sarebbero finite le minacce ed invece proprio cedendo la ricatto i due hanno iniziato a farle visita sempre più spesso. Ma l’altra sera la decisione di mettere fine a quell’incubo. La donna, dopo aver ricevuto l’ennesima richiesta estorsiva ha deciso di denunciare tutto ai carabinieri. “Se non li pago duemila euro, mi uccideranno”. Questa la cruda testimonianza rilasciata ai carabinieri della locale stazione di San Giuseppe Vesuviano coordinata dal maresciallo Giuseppe Sannino ed il suo vice Giuseppe Rosanova. I due rumeni avevano questa volta però non avevano fatto i conti con l’astuta trappola preparata dettagliatamente dai militari. “Portaci duemila euro subito nel posto dove sai oppure stanotte ti mandiamo ad uccidere”. Nei pressi di una chiesa di Sant’Anastasia, simulacro insospettabile e praticato dai due rumeni, che avrebbe dovuto rappresentare il luogo dello scambio, ma questa volta lo scambio è costato le manette ad entrambi. Infatti, la donna giunta sul luogo dell’appuntamento ha subito comunicato ai due estorsori di non aver con se i soldi. Ne è scaturita una lite molto forte. I due hanno cercato di aggredire la donna e proprio in quell’istante l’intervento degli uomini del maresciallo Sannino. Alla vista dei carabinieri gli stranieri li hanno aggrediti a calci e pugni, tentando la fuga ma sono stati comunque bloccati ed arrestati. Due marescialli sono stati medicati entrambi per traumi e antralgia alla spalla destra. I rumeni sovranno, dunque, rispondere di tentata estorsione, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Un segnale importante quello lanciato dalla giovane donna che con coraggio e dopo mesi di incubi ha avuto il coraggio di denunciare quanto subiva.
Ora gli inquirenti stanno scavando nella vita dei due e soprattutto nelle frequentazioni che i due avevano nella città mariana per cercare di capire se i due erano componenti di un gruppo dedito all’attività estorsiva o praticanti occasionali.
Giovanna Salvati
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