“Fascisti, attaccate gente inerme, noi vogliamo tutelare soltanto i nostri figli”. Da una parte con le mani alzate i cittadini di via Romani a Sant’Anastasia, dall’altra contrapposti i carabinieri in assetto antisommossa. Alla fine del movimentato pomeriggio saranno 8 i denunciati per resistenza a pubblico ufficiale, 6 feriti tra i manifestanti e cinque tra le forze dell’ordine. Dopo una settimana di presidio pacifico da parte degli abitanti del popoloso quartiere che manifestavano contro l’intenzione del Comune di realizzare un’isola ecologica a ridosso di una scuola materna ed elementare, ieri alle 15 il prefetto di Napoli ha dato l’ordine di farli sgomberare. Attimi di tensione tra i manifestanti e le forze dell’ordine, sul posto i carabinieri del battaglione Campania e gli agenti del Commissariato di polizia di Ponticelli. Dopo alcune “cariche” i militari sono riusciti a forzare il blocco a liberare la strada dai pneumatici che erano stati messi per impedire il transito della pala meccanica, così i tecnici del Comune hanno potuto prendere possesso del cantiere. Ma non sono mancati gli scontri, appunto, sei abitanti del quartiere sono dovute ricorrere alle cure mediche presso “Villa Betania” per aver avvertito un malore e per alcune contusioni giudicate dai medici guaribili in pochi giorni. A dare sostegno ai manifestanti anche consiglieri comunali e dirigenti della locale sezione del Pd, da sempre vicini agli abitanti di via Romani per la protesta inerente il cambio di localizzazione dell’isola ecologica e per questo accusati dal sindaco Carmine Esposito di essere i fomentatori della folla. “Non mi era mai capitato di vedere un simile spiegamento di forze, eppure faccio politica da molti anni”, ha commentato amareggiato il capogruppo dei Democratici Giovanni Barone, “in genere il compito del sindaco è di mediare con il popolo. E’ una vergogna. Serviranno 400mila euro per costruire l’isola, e dopo il blocco della Provincia il sindaco minoritario e mantenuto dove prenderà i soldi, dalle casse del comune non credo, si dovrebbe vergognare lui e chi lo sostiene”. Si temeva tensione anche davanti al municipio, considerato che per le ore 18,30 era fissata una seduta del consiglio comunale per discutere di Imu e di alcuni debiti fuori bilancio. Dalle 15 anche Palazzo Siano è stato presidiato dai camionette della polizia. Ma nessuno scontro è avvenuto, ed il consiglio è cominciato regolarmente. ”Non ho mai avuto paura di espormi, sono stato sempre in prima linea su tutto, ma francamente comincio ad aver paura”, ha detto il sindaco, “Paura di come alcune persone, insieme con politici e associazioni all’apparenza democratiche, stanno sobillando i cittadini contro di me”. Ed ha aggiunto: ”In altri comuni come Somma Vesuviana e Cercola, tanto per restare nelle vicinanze le isole ecologiche sorgono a ridosso di abitazioni e scuole, proprio perche’ non sono pericolose per la salute pubblica vista la tipologia di rifiuti che accolgono tali aree. A Sant’Anastasia abbiamo fatto di piu’, proprio per venire incontro a questi cittadini, e cioe’ abbiamo piu’ volte aperto un tavolo di dialogo, e ci siamo anche detti disponibili a creare un comitato di gestione dell’isola in cui potrebbe entrare anche qualche cittadino del comitato. Di tutta risposta hanno eretto un muro di pneumatici, e quelli si che sono pericolosi per l’ambiente, ed oggi hanno aggredito le forze dell’ordine che si sono solo difese”. Esposito ha nuovamente ribadito come, secondo lui, dietro tutto ci sia la politica del centrosinistra. “Molte persone si sono lasciate strumentalizzare da politici e pseudo tali – ha concluso – che sono mossi da interessi dettati dal loro astio nei miei confronti, e forse anche economici, perche’ in molti sostengono che le loro case sarebbero ‘deprezzate’ dalla presenza dell’isola ecologica”.
DA METROPOLIS DEL 3 OTTOBRE
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