Aveva annunciato con i manifesti in città e migliaia di volantini il suo sbarco sul social network Facebook, un modo per tenere il dialogo continuo con i suoi cittadini tanto da pubblicare anche l’indirizzo mail a cui era possibile scrivergli. Dopo poco meno di una settimana da questo annuncio le cose sono andate molto diversamente da come programmate, tanto da scatenare una forte polemica. Protagonista il sindaco Carmine Esposito, alcuni cittadini e gli esponenti del Pd. La scintilla l’ha fatta scoccare una docente, la signora Anna che ha chiesto al sindaco che cosa intendesse fare per le periferie, Esposito ha risposto con un elenco di opere in cantiere a quel punto la domanda “fatale”. “Le altre periferie le riqualifica con l’isola ecologica?”. Apriti cielo, il sindaco ha replicato: “Lei, come tanti suoi colleghi o amici, veda lei, ritiene che l’isola ecologica vada fatta,ma sotto casa degli altri…è perfetta. Dimentica o fa finta di dimenticare che l’isola ecologica è indispensabile e non comporta alcun danno alle persone. Le persone come lei sono un danno per la comunità”. Delusa ha risposto la stessa docente. “Pensavo di avere a che fare con una persona intelligente e non rancorosa come si sta dimostrando”, ha ribattuto, “non disposta ad ascoltare la voce del dissenso. Io continuerò a protestare nei modi, nei luoghi e nei termini che mi detta la mia coscienza civica, visto che siamo, si spera, ancora in Democrazia. Ognuno ha gli amici che si merita…. e visto che i miei sono tanti, a suo dire, questo dovrebbe farle intendere che il dissenso è forte e andrebbe perlomeno ascoltato e non insultato!!! La saluto “cordialmente””. A quel punto sono intervenuti altri cittadini e poi per il Pd il capogruppo Giovanni Barone e il consigliere comunale Franco Casagrande. “La signora ha solo espresso un pensiero diverso dal suo”, ha scritto Barone, “In quanto a me, intervengo, non interferisco, come e quando voglio. Lei è su di una rete pubblica. Ci sta, inoltre, non come semplice cittadino ma in quanto sindaco di Sant’Anastasia. Pertanto, chi frequenta questi tipi di servizi on-line può interloquire con chi ritiene opportuno, senza, sia chiaro, offendere la dignità dell’altro.
Che io sia uno che istighi, lo racconti a chi crede nelle favole.
Espleto il mio diritto di opposizione e di critica al suo operato, politico ed amministrativo. Non si tratta di un ruolo scelto da me ma dal popolo sovrano”. E Casagrande ha concluso: “Carmine Esposito,dopo i consiglieri comunali,adesso si passa ai cittadini. Sarebbe opportuno che lei si scusasse con la signora, la sua risposta non solo offende la sua dignità, ma soprattutto quella di chi democraticamente e civilmente esprimono idee diverse dalle sue. Al quartiere dei Romani ci sono persone che hanno sempre lavorato onestamente e dignitosamente per assicurarsi un tettoanche questa gente contribuisce alle finanze del Comune da lei amministrato. Il 31 maggio manifesteremo, in modo civile e democratico, non perchè non vogliamo l’isola ecologica sotto casa, ma perchè ancora oggi aspettiamo una sua risposta in merito alla nuova destinazione. Forse come dice il manifesto doveva accontentare qualche amico? Sindaco, lei ha sempre detto che Facebook è un sito per emeriti imbecilli, per poveri anziani e professionisti in fase di deficienza mentale, ma noto che anche lei sia diventato come tanti imbecilli. Nel rispetto della fascia che lei indossa democraticamente chieda scusa alla signora e a tutto il popolo di Facebook”. Una querelle che sembra destinata a lasciare il segno.
DA METROPOLIS DEL 25 MAGGIO

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