Sant’Anastasia. Appena due giorni fa il sindaco di sant’Anastasia Lello Abete e il presidente del consiglio Mario Gifuni avevano annunciato la buona novella: il servizio del 118, la farmacia comunale e la guardia medica restano in città.
Ora a prendere i meriti di questo successo arriva il Pd, e lo fa con una nota ufficiale del consigliere regionale Antonio (nella foto in basso) Amato. ”La richiesta di fermare tutte le procedure di chiusura dei servizi Asl a Sant’Anastasia è il risultato della specifica audizione promossa nella commissione trasparenza regionale, e risponde ad una sostanziale assenza di motivazioni valide dell’azienda sanitaria”, scrive l’esponente Democratico intervenendo sulla questione della possibile chiusura dei presidi dell’ASL3 da Sant’Anastasia, “Il trasferimento in comuni limitrofi di servizi essenziali come il 118, la guardia medica, la farmacia e varie unità operative, non risponde a nessuna esigenza di spending review, visto che si prevede l’utilizzo di locali privati con nuovi fitti passivi da affrontare. Non si evidenzia alcun principio di razionalizzazione della spesa, semplicemente si elide il diritto alla salute di migliaia di cittadini. Con il consigliere Casillo siamo già intervenuti in passato sulla questione in consiglio regionale con un question time, a cui la giunta aveva risposto in modo evasivo e inefficace. Attraverso il gruppo comunale del Partito Democratico, con i consiglieri Raffaele Coccia, Antonio De Simone e Peppe Maiello, abbiamo raccolto le preoccupazioni e le denunce dell’intera cittadinanza, e, approfondendo la questione, quella della chiusura si è palesata come una scelta immotivata e infondata. Abbiamo allora interessato anche la commissione trasparenza, e insieme alla presidente Giulia Abbate e alla consigliera Angela Cortese si è indicata la necessità di bloccare l’intera procedura di chiusura e trasferimento dei servizi, richiedendo al contempo tutta una serie di approfondimenti documentali che, nel caso, siamo pronti a portare fino alla corte dei conti. Si evidenzia« continua Amato i’una sostanziale opacità delle procedure adottate, e soprattutto l’assenza di motivazioni valide ad un trasferimento comunque oneroso e che colpisce un’intera comunità. Al momento, dunque, grazie a questi interventi in regione, si può dire scongiurata la chiusura dei presidi sanitari dal comune di Sant’Anastasia”, aggiunge il consigliere regionale Pd. ”Ma continueremo la nostra battaglia politica, sia a livello locale che regionale perché venga definitivamente abbandonata questa ipotesi malsana e, soprattutto – conclude – sia salvaguardato il diritto alla salute di tutti, e non si tutelino, piuttosto, gli interessi di pochi”. Eppure Abete e Gifuni erano stati chiari, spiegando di aver trattato con la Regione e l’Asl fin dal loro insediamento e specificando che la farmacia comunale sarà pronta entro il 30 giugno e per la metà di maggio saranno delocalizzati gli altri servizi. Il 118 sarà sistemato in alcuni locali della scuola ‘Elsa Morante’ di via Romani, in una zona periferica, ma facilmente raggiungibile, mentre per il servizio di farmacia si stanno valutando una serie di locali di proprietà comunale. I più idonei erano sembrati quelli dove si trova l’ufficio tributi, al piano terra di Palazzo Siano. Adesso la “battaglia” di meriti. Quel che conta è i cittadini anastasiani non perderanno i servizi di cui usufruivano da oltre 30 anni.
DA CRONACHE DEL VESUVIANO DEL 16 APRILE
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.