Sant’Anastasia – Baby sindaco della città è Francesca Pia Tufano, alunna di quarta elementare del I Istituto Comprensivo. E’ riuscita a superare dieci candidati, per farlo le sono bastati quattro voti sui 18 neo-consiglieri comunali junior presenti ieri nell’aula consiliare per la prima convocazione del consiglio comunale dei Ragazzi. “Devo dire grazie a tutti i ragazzi che hanno creduto e avuto fiducia in me”, ha detto Francesca, “Cercherò di non deluderli e di portare avanti con responsabilità e impegno le proposte e i progetti che verranno scelti e vorrei proporre: attività mirate a conoscere il territorio comunale, le infrastrutture esistenti destinate a noi ragazzi per lo studio, lo sport e il divertimento; migliorarle e proporre nuove soluzioni più rispondenti alle esigenze di noi ragazzi. Il mio primo impegno sarà quello di raccogliere, attraverso questionari e incontri, i suggerimenti dei ragazzi, valutarli e trovare soluzioni. Inoltre: acquisto di arredi scolastici; campagne pubblicitarie a favore di verde pubblico e monumenti storici locali; giornate ecologiche, della bicicletta e “tutti a piedi”; un giornale dei ragazzi; piste ciclabili e poi concorsi come: il paese che vorrei; il logo del tuo consiglio comunale; gemellaggi con consigli junior; cineforum in piazza; giornata di danza per tutte le scuole di danza; giornata per lo sport; tutte manifestazioni in cui i diversamente abili si sentano a proprio agio. Il mio sloga sarà: riduci, riusa e ricicla; mentre il mio motto è: fare il bene di tutti. Il sindaco deve essere una persona decisa, leale e diretta ed io sono così!”. Le fa eco il presidente del consiglio “senior”, Lello Abete:”E’ una iniziativa che abbiamo portato avanti come da programma elettorale del sindaco, per favorire attenzione e senso delle istituzioni, con proposte libere ed autonome da parte dei ragazzi. Abbiamo istituito nel prossimo bilancio appositi capitoli per venire incontro alle loro esigenze e far funzionare il consiglio junior, al quale dico (sorridendo): fate proposte, ma non esagerate con richieste irrealizzabili”.
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