Sant’Anastasia – “Vuoto di proposte politiche e contributi pregnanti. Il Consiglio Comunale di martedì scorso convocato su richiesta dell’opposizione lo riteniamo inutile, per cui noi della maggioranza rinunciamo al gettone di presenza”. In tempi in cui tutti ci tengono a incarichi e stipendi fa “rumore” la decisione dei capigruppo del centrodestra anastasiano che annunciano di rinunciare al “gettone di presenza” in contrapposizione con la minoranza. Infatti, la scelta del presidente del Consiglio, Lello Abete e di Saverio Ceriello (Nuovo PSI), Franco Rea (Popolari del Sud), Annarita De Simone (PDL), Maione Ritanna (Arcobaleno) e Mario Gifuni (La Destra) è nata giovedì sera davanti all’assenza dei capi gruppi di minoranza, escludo Carmine Capuano che aveva giustificato la sua assenza, alla riunione indetta per decidere i punti all’ordine del giorno della prossima assemblea del 28 settembre. Ma motivi di critica nei confronti dell’opposizione erano nati nel corso dell’ultima seduta consiliare di martedì scorso, nata dalla richiesta siglata, il 18 agosto, da 7 consiglieri di minoranza per discutere nell’assemblea pubblica dell’accordo dei sindaci dell’area vesuviana per la gestione del ciclo dei rifiuti, in particolare avevano chiesto la nascita di un’apposita “Commissione”. Il consiglio si è svolto ma la proposta è stata bocciata dal centrodestra.
“Noi della maggioranza rinunciamo al gettone di presenza per l’ultimo consiglio comunale”, spiegano i capigruppo in una nota congiunta, “Che riteniamo inutile, perché l’opposizione si è spaccata dopo di aver chiesto, con ben sette firme di altrettanti consiglieri di minoranza, la convocazione di un consiglio comunale monotematico sull’accordo siglato dai Sindaci in merito alla gestione diretta del ciclo dello smaltimento dei rifiuti. Alla votazione abbiamo registrato che i sette della minoranza si sono divisi: 3 astenuti e 4 contrari al documento dei Sindaci. L’altro aspetto che sottolineiamo con forza – aggiungono Abete, Ceriello, Rea, De Simone, Maione e Gifuni – è che ci aspettavamo una minoranza propositiva, che presentasse una progettualità da sottoporre alla discussione. Invece non vi sono state proposte tali da giustificare un atto politico-amministrativo di spessore, qual è una delibera di Consiglio Comunale. Hanno chiesto, poi, una Commissione apposita per il problema rifiuti, quando in conferenza dei capi gruppi tale idea non era stata condivisa; sono assenti alle ultime riunioni, anche per la Commissione Affari Istituzionali e ieri sera (giovedì, n.d.r.) la minoranza non c’era. Siamo dispiaciuti per questo atteggiamento, perché fanno mancare la democrazia piena al Consiglio Comunale e al paese. Eppure siamo una maggioranza che è aperta ed accoglie tutte le proposte di celebrare consigli comunali su iniziativa della minoranza. E’ necessario, quindi, constatare ed evidenziare che oltre alla mancanza di progettualità, quella che è scarsa è la “statura politica” dei nostri oppositori, per cui li invitiamo a fare come noi: rinunciassero al gettone di presenza per lo scorso Consiglio Comunale”.
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