DA METROPOLIS DEL 6 FEBBRAIO
Sant’Anastasia. Quando si parla in pubblico bisogna stare attenti a quel che si dice. Ogni buon politico lo sa, qualcuno alle volte lo dimentica. E deve averlo dimenticato il sindaco di Sant’Anastasia, Carmine Esposito (nella foto), se le sue dichiarazioni rilasciate in più occasioni gli sono costate una denuncia presentata in Procura di Nola. Il suo omonimo , ed ex presidente del consiglio comunale Carmine Esposito, ha infatti presentato un esposto in cui pone all’attenzione dei magistrati alcune dichiarazioni che il primo cittadino ha fatto da settembre scorso in poi. In particolare la denuncia verte sul “caso Amav”. “Il sindaco ha più volte dichiarato di essere a conoscenza di una serie di reati che sono stati compiuti dagli ex amministratori nella gestione dell’Amav”, spiega Esposito, componente anche del direttivo della locale sezione del Pd, “Lo ha ripetuto più volte e non si è mai deciso, in questi mesi, a darne notizia alla magistratura e così alla fine l’ho fatto io. Qui due sono le cose, o davvero sono stati commessi dei reati e il sindaco, a maggior ragione nella sua veste di pubblico ufficiale, era tenuto a denunciare ciò che sapeva, oppure come penso ci sta calunniando tutti”. Esposito, infatti, è stato presidente del consiglio comunale dal 1997 al 2002 nel periodo in cui l’Amav (azienda municipalizzata che si occupa della gestione dei rifiuti in città) è stata creata e si è sviluppata. Ed è certo che nella gestione della società, nulla è stato fatto in modo scorretto. “Il sindaco, invece, ha più volte sostenuto il contrario”, ha aggiunto, “Ed ha tirato in ballo, gli esecutivi guidati da Enzo Iervolino e Carmine Pone, non escludendo neppure la gestione commissariale”. Per sostenere il suo esposto con atti concreti Esposito ha allegato alla denuncia anche un cd, nel quale vi è il video e l’audio di alcuni incontri con i giornalisti e con i cittadini nei quali il sindaco ha attaccato duramente le gestioni amministrative del passato, non lesinando accuse ben precise, “Tutti”, ha ribadito più volte, “sull’Amav hanno commesso reati”. Ecco allora che il dirigente del Pd intende vederci chiaro, ed ha chiesto per questo l’aiuto della magistratura, l’unica che potrà sgombrare il campo da ogni dubbio a riguardo. Di particolari, quantomeno curiosi, ce ne sono diversi, anche il fatto che nell’attuale esecutivo di centrodestra un ruolo chiave lo occupano Lello Abete, presidente del consiglio, e Armando Di Perna, assessore al Bilancio, i due politici rivestivano lo stesso compito anche nella giunta guidata da Carmine Pone. Per un assunto: se davvero nel corso della passata Amministrazione sono stati commessi dei reati riguardo la gestione della municipalizzata anche Abete e Di Perna non potevano non esserne a conoscenza, di conseguenza è come se Esposito accusasse gli uomini che ha voluto al suo fianco. In particolare proprio il giovane Di Perna, che nel corso di una recente incontro con i suoi elettori il primo cittadino ha definito: “Il migliore assessore al Bilancio che la città abbia mai avuto, quasi più bravo di me che lo sono stato negli anni ‘80”.
Dovrà ricredersi di tutto quello che ha sostenuto oppure i politici che hanno commesso dei reati approfittando del loro ruolo amministrativo pagheranno davanti alla giustizia? Alla magistratura la risposta.
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