DA METROPOLIS DEL 20 LUGLIO
Ville, appartamenti con oltre 6 vani, terreni, frutteti concentrati soprattutto nell’area vesuviana, ma non soltanto. Al termine delle indagini compiute dalle Fiamme Gialle, la Procura di Nola ha formulato la richiesta di applicazione di misure cautelari nei confronti dei fratelli Coppola, richiesta accolta dal Gip e che ha consentito il sequestro di 38 immobili, tra cui ville e appartamenti di pregio nei comuni di Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Pomigliano d’Arco, Torre del Greco, Volla, Cardito e Santa Maria di Castellabate, oltre a 14 terreni adibiti a frutteti e vigneti. Sono state, inoltre, sequestrate le quote di tutte le società riconducibili agli indagati. Secondo una stima il “tesoro” della famiglia Coppola finito sotto chiave non è inferiore ai 15milioni di euro. Gran parte delle abitazioni e dei terreni intestate ai due fratelli si trovano a Sant’Anastasia, in via Antonio D’Auria, via Kennedy, via Pendinello, a Somma Vesuviana sigilli a due appartamenti di 5 e 2 vani in via Castello, a Pomigliano in via Locatelli, a Volla in via Filichito, a Torre del Greco, più appartamenti in via Nazionale e alcuni vigneti. Ma le proprietà dei due imprenditori anastasiani non si limitavano soltanto all’area vesuviana, altri appartamenti di grosse dimensioni si trovano a Santa Maria di Castellabate (Salerno) e poi fuori regione. In provincia di Viterbo nel comune di Ronciglione e in Umbria a Città della Pieve, nota soprattutto come location dell’amatissima fiction “Carabinieri”.
Lì dove si svolgevano le indagini degli uomini dell’Arma trasmesse dalle reti Mediaset sono arrivati, invece, i militari della guardia di finanza di Casalnuovo per porre i sigilli ad alcune dei beni dell’ampio patrimonio immobiliare dei due imprenditori. Il patrimonio sequestrato, una volta terminato l’iter processuale e se saranno confermate le accuse, potrà finire in un fondo speciale istituito presso le prefetture che garantisce aiuti economici proprio a chi è vittima di usura e denuncia i suoi aguzzini rivolgendosi alle forze dell’ordine.
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