Siamo dei commercianti anastasiani, precisamente, della discussa Piazza Trivio. Da quando il sindaco Carmine Esposito ha preso l’incarico tutti noi stiamo subendo dei danni economici non indifferenti, oltre a combattere contro il Covid ci troviamo a combattere contro un’ amministrazione che vuole praticamente farci chiudere i battenti. Spieghiamo nel dettaglio. Prima la piazza era chiusa dal lunedì alla domenica dalle 20 alle 4 del mattino, per garantire le 8 ore di lavoro e a noi locali notturni di lavorare in santa pace. La ztl che era in vigore prima, era a norma di legge, aveva appositi dispositivi automatici che si chiudevano e si aprivano da soli, in tutti i varchi della piazza ed erano affissi cartelli con orari scritti per l’apertura e la chiusura della strada. Il sindaco Esposito appena ha avuto l’incarico ha rimosso questi paletti, aperto la strada dal lunedì al mercoledì e tagliato tutti gli orari di lavoro, limitando alcune di queste attività ad aprire solo ed esclusivamente nel weekend. Ieri ha firmato una nuova ordinanza, la quale indica che dal giovedì alla domenica la strada sarà chiusa dalle 20 alle 00:00, quindi dopo mezzanotte se ci sono tavoli esterni, sono abusivi. Molti dei locali che si trovano in piazza sono circa 30mq ed è praticamente un obbligo di chiusura indiretto che ci sta imponendo. Sull’ordinanza specifica che non bisogna fare asporto. Quindi noi non facciamo asporto e serviamo ai tavoli, ma se togliamo i tavoli come facciamo a restare aperti? L’assembramento si crea dal momento in cui la gente sta a spasso nella piazza. Noi abbiamo fatto diversi patti con il Comune e con i vicini; ci hanno vietato la musica durante gli aperitivi e abbiamo accettato, ci hanno vietato più spazio per occupazione (come in tutta Italia è stato concesso) e abbiamo accettato, lasciamo le vie di fuga anche durante la ztl attiva (come prevede la legge) alle 2 di notte fermiamo il servizio e chiudiamo (come aveva precisato sulla vecchia ordinanza) tutti questi cambi di rotta ci portano a lavorare male, la clientela è stanca di dover sentire noi che gli diamo direttive. Abbiamo investito nella sicurezza per vigilare sulla piazza, e non dovrebbe essere compito nostro dato che rischiamo di beccarci anche delle denunce poiché non abbiamo il diritto di poter richiamare le persone. Chiudiamo due ore più tardi per pulire la piazza che è priva di cassonetti per l’ immondizia ma puntualmente siamo discriminati. E ribadiamo la ztl che c’è adesso non è a norma di legge perché la gestiamo noi aprendo e chiudendo la strada con una transenna. Non ci sono telecamere nè dispositivi che consentono la sicurezza dei pedoni e mi creda, i motorini passano e spassano tra la folla quando e come vogliono. Ci scusi per la lunghissima lettera, speriamo di riuscire ad ottenere la vostra attenzione e ci terremmo molto a rendere pubblica questa situazione; siamo stanchi di dover combattere contro un’amministrazione che fa capricci. Puliamo la piazza tutte le sere, anche se paghiamo la spazzatura e se capita qualche bicchiere caduto nella fontana succede il finimondo, è un accanimento contro questa zona del paese. Spesso e volentieri ci sono le forze dell’ordine a vigilare la situazione e ci creda ormai sono senza parole anche loro. Ci sono reati più gravi che accadono in paese, come furti di auto ogni giorno ma finché l’amministrazione si concentra ad impegnare 5 o 6 carabinieri (tanto di cappello per il loro lavoro) per vigilare quando entriamo i tavoli crediamo che Sant’Anastasia non possa mai crescere. Aprire la strada a mezzanotte è molto pericoloso per noi e per i clienti poiché la strada è senza marciapiedi ed è strettissima, i locali sono sulla strada e dalle 11 fino all’ una del mattino è l’orario di punta dove ci sono molti pedoni. Con questa missiva abbiamo cercato di esprimere tutto il nostro disagio.
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