Napoli – Triste e sconfortante risveglio per Alessandra quando al mattino ha scoperto che le avevano rubato l’auto, una Fiat Doblò che lei utilizzava unicamente per far sì che suo marito, malato di Sla da 10 anni, potesse uscire di casa.
I furti di automobile sono, purtroppo, una triste realtà ma un gesto simile non lo si immaginava neanche lontanamente perché è difficile credere che chi ha commesso questo furto non abbia pensato, neanche per un attimo, al danno che avrebbe creato alla famiglia.
Alessandra, infatti, aveva acquistato il veicolo appena 5 mesi fa, con tanti sacrifici, al solo scopo di poter permettere a suo marito Vincenzo, 42enne malato di Sla, di fare periodicamente le visite di controllo ed evadere, ogni tanto, dalle mura domestiche in cui si sente prigioniero.
La mattina del 16 gennaio, la triste scoperta. Il Fiat Doblò (color bronzo,targato DJ922MR) allestito per il trasporto dei disabili e parcheggiato sotto casa, in un posto auto riservato proprio ai portatori di handicap, era scomparso.
Un vero e proprio shock per la donna che ha commentato così l’accaduto: “Abbiamo acquistato l’auto, 5 mesi fa, facendo tanti sacrifici e durante la notte ci è stata rubata. Mai avrei immaginato una cosa simile. Chi ruberebbe un’auto per disabili? – ha detto sconcertata – Il danno che abbiamo subito è inestimabile, spero che chi ha rubato l’auto la restituisca”.
Ci uniamo, quindi, al messaggio di sensibilizzazione di Alessandra nella speranza che questo appello tocchi il cuore di colui o coloro che hanno tolto la possibilità al signor Vincenzo di poter recarsi in ospedale rendendo ancora più tremenda e amplificata la sua prigionia in casa.
Sarebbe davvero meraviglioso un gesto nobile da parte di chi forse non si è reso ancora conto della gravità del suo gesto.
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.