DA METROPOLIS DEL 9 OTTOBRE
Era stato licenziato e non si è perso d’animo, ha subito architettato il metodo per rifarsi ai danni di chi gli aveva dato un’occupazione. L’idea era quella di sottrarre dalla ditta per la quale aveva prestato servizio il corrispettivo di anni di duro lavoro, consistenti in progetti grafici per numerosi clienti. Si è introdotto nella sede mariglianese dell’agenzia grafica nella quale lavorava e si è portato via quattro hard disk dei computer usati dai grafici. Sui supporti informatici (di scarso valore economico, ma preziosissimi per i dati che contenevano) vi erano, infatti, conservati i progetti elaborati dalla società negli ultimi anni, un valore inestimabile per i proprietari della società. Un bene prezioso che non poteva andare perduto, e che grazie all’operato dei carabinieri è stato prontamente restituito ai proprietari. Protagonista di questo particolare furto Kamale Jayalathge, 31 anni, originario dello Sri Lanka (domiciliato a Napoli, ma in realtà risulta non aver nessuna fissa dimora), ha deciso di chiederne il “riscatto” mettendo in piedi un particolare “cavallo di ritorno”. Ha telefonato al suo ormai ex datore di lavoro ed ha chiesto 2 mila euro in cambio del prezioso materiale, altrimenti avrebbe buttato via tutto. Il proprietario dell’agenzia grafica, con sede a Marigliano, ha finto di cedere al ricatto, ma ha trattato sul prezzo, alla fine è riuscito ad accordarsi. Alla consegna dei 4 hard disk avrebbe pagato mille euro. A quel punto però ha allertato le forze dell’ordine, presentando denuncia ai carabinieri della locale Stazione (guidata dal luogotenente Raffaele Di Donato). A quel punto è scattata una “trappola” accordata nei minimi dettagli. L’ex titolare del cittadino straniero si è recato all’appuntamento con la cifra pattuita. L’appuntamento era stato fissato a piazza Dante a Napoli, qui poche parole tra i due e poi lo scambio di denaro, appena Jayalathge ha avuto la busta con il denaro in mano i militari sono intervenuti arrestandolo per tentata estorsione. La preziosa merce rubata e il denaro sono stati restituiti appunto al direttore dell’agenzia grafica di Marigliano. mentre l’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto nel carcere di Poggioreale.

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