Saviano. Aveva sofferto troppo per la morte della sorella, scomparsa ad appena 40 anni due anni fa, e ieri ha deciso di andare a “riprendersela”. Proprio così, un uomo, Benedetto Foglia, 41 anni, conosciuto in paese per i suoi seri problemi psicologici, la notte di domenica ha aperto la tomba in cui riposava la congiunta e ne portato via la bara in cui erano sepolti i resti. Si trattava della sorella Filomena nata nel 1968 a San Giuseppe Vesuviano e morta nel marzo del 2008 mentre era in attesa di un trapianto. L’uomo è stato ricercato per un’intera giornata, poi nella serata di ieri è stato rintracciato e per lui, considerato lo stato in cui era, è stato disposto il trattamento sanitario obbligatorio. Della sparizione al cimitero si è accorto nella tarda mattinata di ieri il custode, una scoperta che l’ha impressionato e preoccupato. Allarmato da quello che era accaduto, ha informato i carabinieri. Sul posto sono intervenuti i militari della locale stazione (agli ordini del maresciallo Domenico Giannini e del suo vice, il maresciallo Michele Fusco) e dai primi accertamenti sono risaliti alla storia familiare della defunta. Ed è così che sono giunti al fratello, un uomo che in passato, proprio per le sue condizioni psichiche, aveva commesso anche qualche piccolo reato. Nel garage di pertinenza alla sua abitazione, in una strada ai confini con Piazzolla di Nola, i militari (coordinati nelle indagini dal comandante della Compagnia di Nola, il capitano Andrea Massari) hanno trovato la bara, che una volta sequestrata è stata sistemata nella sala mortuaria del cimitero. Ma dell’uomo nessuna traccia, per quello che aveva fatto era stato deferito in stato di irreperibilità per violazione di sepolcro, vilipendio di tomba e sottrazione di cadavere ed è stato attivamente ricercato. Nel primo pomeriggio Foglia era stato anche “intercettato” da una pattuglia dei vigili urbani, ma alla vista delle divise l’uomo è fuggito ed è riuscitoa dileguarsi in mezzo alla campagna. Solo intorno alle 20 i carabinieri lo hanno rintracciato che vagava per le strade di Saviano. Ma delirava. tanto che continuava a dire: “ma adesso me lo darete il permesso per mettere la bancarella del torrone in piazza?”. Già perchè Foglia, aveva sempre aiutato al famiglia da sempre venditori ambulanti proprio di torrone. Era legatyissimo alla sorella Filomena e dal girono della sua morte si era recato spesso sulla sua tomba al cimitero. Probabilmente per lui quella era diventata un’ossessione che, nelal sua mente malata, lo ha convinto a portarla via da quel posto triste per riportarla a casa. Dove lìuopmo vive con la madrea anziana e malata, dopo che qualche anno fa ha perso anche il padre, originario di un paesed ell’avellinese. Ora le indagini su quanto accaduto a Saviano, sono affidate ai militari che dovramno accertare i reali motivi che lo hanno spinto ad un gesto così eclatante e se in questo sia stato aiutato da qualche complice o se sia riuscito a fare tutto da solo.
(nella foto il cimitero di Saviano)
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