DA METROPOLIS DEL 21 OTTOBRE
Un anno difficile che aveva avuto il suo clou nella condanna per tentata concussione si conclude con un’ottima notizia, anche inaspettata: l’elezione in consiglio provinciale. Protagonista di questa parabola ascendente il sindaco di Brusciano, Angelo Antonio Romano che ieri pomeriggio ha saputo delle dimissioni del suo collega di partito, Biagio Iacolare che ha deciso di rinunciare alla poltrona a Palazzo Matteotti considerato che lo scorso anno è stato eletto anche in Regione. Romano è il primo dei non eletti per il partito di Casini, nel 2009, infatti, ebbe un notevole successo personale ottenendo con 4675 voti (pari all’11.22%) nel collegio che comprende anche il Comune da lui amministrato. Quando lo raggiungiamo per un commento a caldo della notizia è in municipio con i suoi più stretti collaboratori e sta brindando alla bella notizia appena ricevuta.
“E’ una grande soddisfazione anche se non è arrivata al primo colpo quando mi sono candidato”, afferma, “Adesso posso dire ai miei elettori che lo stesso impegno che ho profuso per il mio Comune lo attuerò nel territorio che fa parte del collegio”. Un collegio ampio, che comprende non solo Brusciano, ma anche Mariglianella, Marigliano, Scisciano, San Vitaliano e Saviano. “I miei cittadini sanno che con il mio lavoro da amministratore abbiamo ottenuto sempre ottimi risultati e lo stesso faremo anche per il territorio che mi ha eletto”. Riguardo poi i problemi legali che negli ultimi mesi lo hanno travolto, e che hanno portato l’Italia dei Valori a presentare due interrogazioni parlamentari al ministro dell’Interno Roberto Maroni per chiedere lo scioglimento del Comune, il sindaco chiarisce: “Non mi hanno mai spaventato le difficoltà. Bisogna anche vedere da chi arrivano le accuse, credo di aver operato nel giusto, tanto che chi mi ha denunciato continua a mandarmi messaggi perchè vuole incontrarmi e chiede di parlare con me e io non mi tiro indietro, per me sono cittadini come altri. Non porto rancore per quello che hanno fatto. Sono sicuro che la giustizia ripristinerà il vero di quello che è accaduto”. Romano è stato condannato, in primo grado, per tentata concussione in concorso con l’ex presidente del consiglio comunale, oggi esponente di maggioranza, Salvatore Papaccio. In particolare Romano il 3 marzo di quest’anno è stato condannato dal tribunale di Nola a 4 anni di reclusione e a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici essendo stato ritenuto colpevole di aver più volte chiesto, una tangente ad un noto imprenditore di Brusciano in cambio di una licenza edilizia che avrebbe consentito al costruttore di realizzare circa 70 appartamenti in una lottizzazione. In passato l’Amministrazione guidata da Romano fu già sciolta, per infiltrazioni camorristiche nel 2006, ma in seguito il ricorso presentato all’esponente Udc al Consiglio di Stato fu accolto e il sindaco fu reintegrato e successivamente, nel 2008, rieletto.
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