NAPOLI. Una nuova interrogazione alla Commissione europea sul fenomeno dei roghi tossici nella Terra dei Fuochi in Campania. E’ stata presentata ieri dall’eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini alla luce dell’ennesimo spaventoso incendio avvenuto lo scorso 26 ottobre a Marcianise nel capannone di una società che gestisce un impianto di smaltimento di rifiuti pericolosi. “Un impianto – scrive Pedicini – sotto sequestro perché dichiarato fuorilegge sia dal sindaco che dalla magistratura. Per giorni i fumi nocivi hanno investito i cittadini tanto da spingere l’Azienda Sanitaria locale a delimitare una zona rossa, circoscritta all’area in cui insiste il capannone incendiato”. “L’azienda proprietaria avrebbe dovuto rimuovere quanto prima i rifiuti presenti, ma il procedimento non è stato concluso nei tempi previsti e, dalle dichiarazioni del primo cittadino di Marcianise, parrebbe che le responsabilità della rimozione dei rifiuti sia da attribuirsi anche all’ente Regione Campania”. Vista la frequenza esponenziale degli incidenti dolosi soprattutto in Campania, segnalate anche da precedenti interrogazioni, l’eurodeputato del M5S ha chiesto alla Commissione europea se “la Regione Campania stia gestendo il ciclo dei rifiuti in osservanza della direttiva 2008/98/CE che stabilisce il quadro normativo per il trattamento dei rifiuti nell’Unione Europea e l’obbligo di trattare i rifiuti per evitare impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana”. Il coordinatore M5S della Commissione ambiente e sanità chiede di “dover introdurre requisiti di maggior controllo nei siti di trattamento e stoccaggio rifiuti per disincentivare azioni di tipo doloso come spesso sta accadendo in Campania”. “Abbiamo bisogno di conoscere – insiste Piernicola Pedicini- l’esatta tracciabilità dei rifiuti per poter creare finalmente una banca dati e si deve punire chi genera questi disastri ambientali in maniera dolosa”.
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