ROCCARAINOLA. 1200 mascherine già assemblate e pronte ad essere immesse sul mercato, nonché ulteriori 350 in fase di lavorazione prodotte senza rispettare le norme, e garantire la sterilità. Scoperte in una fabbrica a Roccarainola dai militari della guardia di finanza della Compagnia di Nola (agli ordini del maggiore Matteo Pio Angelillis), la struttura è stata sequestrata ed il titolare denunciato. Un’operazione condotta nell’ambito dei servizi di controllo del territorio per l’emergenza Covid – 19 predisposti dal Comando Provinciale di Napoli. La fabbrica è risultata abusiva ed era stata destinata alla produzione e al confezionamento di “mascherine” non a norma, ovvero prive delle autorizzazioni del Ministero della Salute.
In particolare, i finanzieri del Gruppo di Nola hanno rinvenuto all’interno dell’opificio oltre alle mascherine anche dei dispositivi di protezione individuali, macchinari e le materie prime necessarie alla produzione e al confezionamento degli stessi, tutto sottoposto a sequestro.
Durante il controllo è emerso che non era stata avviata alcuna procedura autorizzativa e venivano prodotti i dispositivi medici in maniera artigianale, senza salvaguardarne la sterilità: le mascherine, infatti, non venivano confezionate in modo ermetico e sono risultate prive del marchio “CE”, oltre che della relativa scheda tecnica, come previsto dalle norme in vigore. Per questo il titolare è stato denunciato per frode in commercio e ricettazione.
L’operazione è solo l’ultima di una serie di attività svolte dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Nola e della Compagnia di Ottaviano che, nel complesso, dall’inizio dell’emergenza, hanno controllato oltre 1.500 persone, delle quali 50 sanzionate e segnalate all’ASL per l’applicazione delle previste misure di quarantena, nonché sequestrato oltre 2000 mascherine non conformi, ovvero recanti etichette con diciture ingannevoli e prive delle previste autorizzazioni del Ministero della Salute.
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