Napoli.Quella dell’Ospedale del Mare è una vicenda abbastanza assurda.Quasi sembra di essere tornati di colpo nella prima repubblica, per la lentezza dei costi e per la voracità della spesa pubblica. A “scoperchiare” la pentola è il presidente del gruppo consiliare in regione di An, Enzo Rivellini il quale ha dichiarato «Oggi chiederò all’assessore Montemarano in un question time una cosa molto semplice: conoscere i certificati di pagamento per i lavori all’ospedale del mare. L’opera più importante di edilizia sanitaria mai fatta in Campania, anche alla luce della recente approvazione del piano ospedaliero, rappresenterà in futuro una struttura fondamentale per garantire ai cittadini campani il diritto costituzionale alla salute.
Più volte, pomposamente, sia Bassolino sia Montemarano hanno annunciato l’apertura del nuovo ospedale: prima si è parlato di primavera-estate del 2008, poi della fine del 2008, quindi dell’estate del 2009 ed ora dell’estate del 2010. Purtroppo notizie che hanno un certo fondamento ci dicono che gli unici lavori che stanno andando avanti riguardano la struttura alberghiera all’interno del cantiere. Varianti in corso d’opera, che dovrebbero essere praticamente vietate per la procedura seguita (project financing), ed altre vicende come quella dell’indagine sulla direzione tecnica dell’Asl Na 1 pare che stiano bloccando tutto da mesi. Finora non siamo riusciti a sapere l’effettivo andamento dei lavori ed anche la nostra visita di qualche tempo fa al cantiere si tramutò, per colpa di una cattiva “cultura dell’accoglienza” dei responsabili del cantiere, in un nulla di fatto.
Ora, senza chiedere di avere inutili montagne di carte, chiediamo all’Asl Na 1 ed all’assessore alla sanità, tramite il question time, di conoscere i certificati di pagamento effettuati dall’inizio dei lavori fino ad oggi.
Naturalmente questo sarà un modo sintetico ma efficace per capire se all’ospedale del mare si lavora o si vivacchia. Nel caso ci sia un ostruzionismo da parte dell’assessorato su dati pubblici vorrà dire che anche senza avere i documenti c’è un’ammissione di colpa e l’ospedale del mare è una chimera che forse neanche i nostri figli vedranno ultimata.
In caso, invece, di dati confortanti nei certificati di pagamento saremo i primi a gioire nel vedere che un’opera così essenziale per i cittadini, sebbene con grande ritardo, sta andando avanti».
Gaia Valenti
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