Napoli. Anche il presidente della commissione Trasporti, Infrastrutture e Lavori Pubblici del Comune di Napoli Nino Simeone è sceso in campo per Port’Alba, la storica strada dei libri che necessita di una riqualificazione urgente.
Raccolta firme, petizione diretta a De Magistris per la rinascita di Port’Alba
Proprio ieri mentre raccontavamo della petizione partita dall’imprenditrice Serena Mazzei per la “Rinascita di Port’Alba”, si è diffusa sui social una foto, nella quale si evidenziava il distacco della rete di protezione, posta sotto l’arco della storica porta, dalla parte frontale.
La foto
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E proprio stamattina il consigliere Nino Simeone ha deciso di scrivere al vice sindaco Carmine Piscopo ed al dirigente dell’ “attuazione del piano di gestione del centro storico sito Unesco” Fabio Vittoria. Il presidente della mobilità napoletana chiede nella missiva di sapere se “la riqualificazione di tale strada sia stata già candelarizzata” dato che “via Port’Alba rientra nel lotto 3 dei lavori previsti dal Grande Progetto denominato Centro storico di Napoli” i cui stanziamenti corrisponderebbero a “100.000.000 euro”.
«Ho grande stima dell’assessore Cramine Piscopo e mi aspetto un suo pronto riscontro nel merito» commenta Simeone. Il consigliere d’opposizione spiega: « Sono molto preoccupato per i tempi di messa in opera di questo improrogabile intervento e ricordo essere Port’Alba inserita nel progetto UNESCO per la riqualificazione del “centro storico napoletano”. Sono inoltre venuto a conoscenza dell’interessamento da parte di privati cittadini che vorrebbero, a proprie spese, intervenire per tamponare il peggioramento delle arcate, che tra l’altro presentano ponteggi mal ridotti. Pur apprezzandone il gesto, ritengo Port’Alba un patrimonio storico della nostra città e questa Amministrazione ha il dovere di intervenire immediatamente senza se e senza ma! Con il dovuto rispetto per queste opere meritorie di iniziative popolari, non possiamo permettere che si possano ripresentare soluzioni come quelle per la Villa Comunale di Napoli perché sarebbe mortificante per tutta la città e anche perché i fondi ci sono. Perciò si diano una mossa!»
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