domenica 22 Dicembre 2024
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Riapre ai visitatori la Villa Augustea

Somma Vesuviana. Riapre ai visitatori la Villa Augustea situata in località Starza Regina di Somma Vesuviana. Il tradizionale appuntamento, che si svolge ormai dal 2002, a chiusura dell’annuale campagna di scavi consta di quattro appuntamenti. La prima trance di visite è prevista per sabato 27 settembre dalle ore 16,00 alle 18,00 domenica 28 settembre dalle 09,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 18,00 sabato 4 ottobre dalle ore 16,00 alle 18,00 domenica 5 ottobre dalle 09,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 18,00.
Ad accompagnare i turisti lungo i resti del sito archeologico, che alcuni autori latini come Svetonio e Tacito indicano come il luogo in cui sospirò per l’ultima volta il grande imperatore Ottaviano Augusto, anche quest’anno saranno la locale Pro Loco, l’associazione Dioniso e il Club P.O..
Il tutto sotto la direzione scientifica dell’Università di Tokio che in partenariato con l’Università Federico II e l’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa e sotto la supervisione della Sovrintendenza Archeologica di Napoli tenta, non solo di verificare l’ipotesi che quella fosse veramente la “Villa di Augusto”, ma anche di ricostruirne il contesto culturale ed ambientale in una zona dalla grande importanza archeologica.
La struttura, ricordiamolo, è ciò che resta di un edificio romano costruito nella prima età imperiale utilizzato continuamente fino al V Secolo d.C. fino a quando l’eruzione del 472 d.C. non la seppellì quasi a metà altezza.
La scoperta di questa magnifica Villa Romana risale al 1930 allorché, durante dei lavori agricoli, furono trovate delle strutture murarie. Da lì partirono i primi scavi supervisionati da Matteo Della corte e Amedeo Maturi i quali portarono alla luce i resti di tre nicchie ed un arco monumentale sorretto da pilastri. Inoltre furono ritrovati colonne e capitelli di marmo, pavimenti in mosaico, bellissimi frammenti statuari di un personaggio in ambito eroico ed inoltre degli stucchi policromi.
Più recentemente, siamo nel 2005 e 2006, sono stati scoperti due absidi, uno più grande ed uno più piccolo. Nel primo sono stati rinvenuti resti di decorazioni pittoriche raffiguranti Nereidi e Tritoni. Il secondo è anch’esso decorato con affreschi.
La campagna di scavi relativa all’anno 2008 ha portato alla luce una cella vinaria nel cui interno si trovano alcuni dolia, contenitori sferici di grandi dimensioni che contenevano probabilmente vino e una nuova statua raffigurante il busto di un satiro, creatura mitologica compagna di Pan e Dioniso.E proprio il busto andrà ad aggiungersi alle altre due statue, quella femminile e quella maschile raffigurante proprio Dioniso,dio dell’ uva e del vino, nume tutelare dell’ebbrezza, della fertilità e della vegetazione il quale sembra fosse, tra la popolazione locale, il più venerato degli dei.

Gaetano Di Matteo

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