Somma Vesuviana. Per il quarto anno consecutivo il territorio vesuviano è al centro di un interessante movimento di confronto culturale grazie alla “ResiDanza”, un progetto nato dalla collaborazione della professoressa Raffaella Tirelli e dell’antropologa Serena Tallarico, due donne, “ballatrici”, che da anni si occupano di ricerca sul campo e di conservazione, valorizzazione e trasmissione del patrimonio coreutico musicale dell’Italia Meridionale, in Italia ed all’estero. Partendo dalla convinzione che le forme di cultura popolare, nella loro permanenza millenaria, rappresentano la reificazione degli aspetti più profondi di una popolazione e di un territorio, e che ciò assume una particolare pregnanza soprattutto in Campania, grazie al legame inscindibile tra feste tradizionali arcaiche e religiosità popolare traslata nei culti mariani, le promotrici del progetto mirano a far vivere in maniera piena e diretta agli ospiti stranieri le “feste”, in tutti gli aspetti, valorizzando la cultura immateriale in tutte le sue sfaccettature, come elemento nevralgico da cui partire per la valorizzazione del territorio e per una visione di turismo sostenibile ed autenticamente arricchente. La “ResiDanza” avrà luogo durante la settimana dopo Pasqua, periodo in cui si svolgono le principali feste tradizionali legate alle Madonne come “Madonna dell’Arco”, “Madonna delle Galline”, “Madonna di Santa Maria a Castello” e “Madonna di Briano”. I partecipanti vivranno le varie feste dall’interno, prendendo parte attivamente a tutte le ritualità insieme alle comunità locale, dalla preparazione del cibo e degli strumenti, al momento della danza, alla convivialità. In particolare il territorio sommese sarà al centro di numerose iniziative, rese possibili dalla efficace cooperazione di diverse associazioni e realtà locali, consce dell’importanza di una valorizzazione attenta e di una fruizione consapevole delle risorse culturali presenti. Il gruppo di “Residanza”, infatti, sarà guidato alla scoperta del territorio, della festa del “Sabato dei fuochi”, delle ricchezze architettoniche ed archeologiche e di tutto ciò che gravita intorno a questi nuclei . L’interazione costruttiva dei vari soggetti attivi sul territorio ha permesso negli ultimi anni di dare visibilità e valore ad un patrimonio immateriale di straordinaria ricchezza e di conservare e promuovere un mondo “tradizionale”, in maniera consapevole e corretta, che altrimenti rischierebbe di essere fagocitato nel vortice delle mode e del turismo usa e getta, purtroppo dilagante.
PER INFO TIRELLIRAFFAELLA@YAHOO.IT
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