NAPOLI. Numerosi reperti archeologici provenienti da scavi clandestini sono stati ritrovati, sottoposti a sequestro e segnalati alle competenti soprintendenze. A tali scoperte di inestimabile valore si è giunti grazie al lavoro dei carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio culturale di Napoli che hanno condotto impegnative indagini finalizzate alla salvaguardia e al recupero del patrimonio archeologico nazionale. Le operazioni si sono protratte per quasi tutto lo scorso mese di ottobre: il 2 è stato sequestrato un capitello corinzio illegalmente tenuto in un esercizio commerciale di Napoli. Il 24 nei comuni di Marcianise e Capodrise, in provincia di Caserta, all’interno di abitazioni private sono stati ritrovati numerosi reperti archeologici in perfetto stato di conservazione, tra i quali pregiate anfore e vasellame in ceramica apula ed italiota a figure rosse. Per finire, il 29, una serie di perquisizioni condotte presso strutture alberghiere di Sorrento e presso l’isola “Li Galli” situata nel golfo di Positano (SA), ha portato al sequestro di pregiati frammenti di affreschi e pavimenti a mosaico ritenuti di epoca pompeiana e di numerosi oggetti in marmo di epoca romana, tra cui spiccano un’Erma bifronte e vari bassorilievi. Un lusso per i detentori di tali reperti che amavano fregiare le loro case o gli alberghi di loro proprietà con cimeli che costituiscono il nostro patrimonio storico culturale. In occasione della manifestazione dal titolo“X Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico” sarà fornita dai carabinieri del tpc una panoramica delle attività svolte nel campo della tutela del patrimonio culturale e paesaggistico nazionale, con un’attenzione particolare a quello archeologico. L’evento si svolgerà dal 15 al 18 novembre 2007 preso l’Hotel Ariston di Paestum, attraverso uno stand informativo.
Mina Spadaro
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