domenica 24 Novembre 2024
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Reina: “voglio solo godermi Napoli e la sua gente e fare meglio possibile”

Il portiere del Napoli Pepe Reina è sicuramente uno degli artefici della buona stagione in corso che stanno vivendo i partenopei. L’estremo difensore azzurro è stato spesso decisivo grazie alle sue parate e all’esperienza internazionale maturata finora.

Ai microfoni di Sport, quotidiano spagnolo, ha rilasciato una lunga intervita: “Non me lo aspettavo, ma quella del Napoli è stata un’ottima scelta a livello personale e sportivo. Sono grato al club, i tecnici, i compagni e la tifoseria, che mi ha accolto benissimo. Vivo un grande momento ed un’esperienza in più al massimo livello, che era ciò che volevo quando firmammo per il prestito di una stagione”.

Era tempo di lasciare la Premier?
“Dopo otto anni al Liverpool avevo bisogno di cambiare aria, di una nuova sfida, nuove ambizioni che sveglino la fame di vincere e la voglia di superarti. Ed è proprio quello che mi è accaduto a Napoli. Ho un grande rapporto con la gente di Liverpool, resterò sempre un tifoso di questo club e sono certo che avranno di me un gran ricordo, non potrei chiedere di più”.

La presenza di Benitez ha influito sulla sua scelta?
“Rafa è il mio padre sportivo, ha avuto fiducia in me quando mi portò dal Villareal al Liverpool, è un allenatore che mi conosce bene e mi identifico molto con il suo modo di vedere il calcio. Sa cosa aspettarsi da me ed io so cosa aspettarmi da lui”.

Per un portiere della Nazionale è importante giocare al massimo livello…
“Il Napoli sta crescendo, nove anni fa era in Serie C. Si stanno facendo le cose con tranquillità, ma il presidente ha grandi ambizioni. La società vuole portare il club tra i grandi e siamo sul cammino giusto per fare una grande squadra”.

La città vive per il calcio, che esperienza è giocare con questa tifoseria?
“E’ una città molto simile a quelle del sud della Spagna, se mi è permesso il paragone. La gente è molto calda, audace, aperta ed affettuosa. Il calcio è una religione. Come accadeva al Liverpool, ma molto più emozionale. Quando le cose vano bene noti come le persone lo sentano ed è emozionante. Giocare in un club come questo è un privilegio”.

E’ arrivato il momento di vincere titoli?
“E’ sempre importante farlo, la squadra sta crescendo molto, è un progetto nuovo ma ci proveremo. Il lavoro della rosa è impressionante ed è questa la strada giusta per raggiungere grandi obiettivi”.

Sono tanti anni che gioca lontano dalla Spagna, sta pensando di tornare nella sua Nazione?
“Un giorno mi piacerebbe e so che lo farò, non so quando, ma lo farò. Sono stato molto bene giocando all’estero. La maggior parte della mia carriera l’ho vissuta così, ho vissuto momenti che mi hanno arricchito: parlo tre lingue, i miei figli avranno un’istruzione privilegiata”.

E’ vero che l’estate scorsa attese la chiamata del Barcellona e solo dopo che non arrivò decise di firmare per il Napoli?
“Non è andata così. Ho aspettato che si risolvesse la questione col Liverpool, ho parlato chiaro col club inglese. Non eravamo né in Champions né in Europa League ed avevo voglia di giocare una competizione europea, così il Liverpool ha preso un altro portiere ed abbiamo scelto l’opzione Napoli che è stata un successo. Non c’è nient’altro da aggiungere.

Debuttò giovanissimo come portiere del Barcellona, forse troppo per avere continuità?
“Questo accade a chiunque, a 19 anni non c’è la maturità giusta, è logico che il rendimento sia molto più prevedibile ora che con un’età così giovane. Adesso ovviamente è tutto diverso”.

Fu un dispiacere lasciare il Barça?
“Assolutamente no, fa parte del calcio, quando non ci sono i risultati ed il tuo rendimento non è buonissimo è ovvio che accada. Fu un’esperienza bellissima e che mi è servita tanto a livello professionale, sarò grato al Barcellona tutta la vita. Ho avuto un’istruzione magnifica nei miei otto anni nella Masia ed una formazione come persona impressionante. Questo non potrò mai dimenticarlo”.

Alla fine si è perso gli anni in cui i blaugrana erano considerati i migliori del mondo
“Il Barça degli ultimi anni è la migliore squadra che abbia mai visto, nessun club ha mai giocato come loro. Nella Nazionale spagnola c’è una situazione simile perché vi sono tanti calciatori blaugrana, il loro livello sarà difficilmente eguagliabile. E’ una squadra che passerà alla storia ma ha ancora tanto da dire. Senza dubbio”.

La domanda da un milione di dollari: esistono opzioni per un ritorno al Barça l’estate prossima?
“Non dipende da me, il mio prestito finirà il 30 giugno. Il mio agente sta lavorando per il mio futuro ed ho completa fiducia in lui e quello che dovrà essere, sarà. Oggi voglio solo godermi Napoli e la sua gente e fare meglio possibile. Come professionista devo pensare al posto in cui sono ora”.

Ma è evidente che il desiderio di tornare esiste…
“Sempre. Se un calciatore dicesse che non gli piacerebbe giocare in una squadra come il Barcellona starebbe mentendo. E’ chiaro che mi piacerebbe tanto tornare, ma vedremo se potrà accadere o no. Non posso dire altro perché non c’è niente di più”.

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