martedì 24 Dicembre 2024
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Regione Campania. L’VIII commissione permanente discute della salvaguardia delle risorse genetiche agrarie a rischio di estinzione

NAPOLI. Nella mattinata del 15 ottobre 2008, nel corso di una seduta convocata in audizione, alla presenza di rappresentati dello staff tecnico dell’Area Agricoltura e delle associazioni di categoria, la Commissione Agricoltura, Caccia, Pesca, Fondi Statali e Comunitari, presieduta da Sebastiano Sorrentino (PD), si è soffermata sulla bozza finale del regolamento per la salvaguardia delle risorse genetiche agrarie a rischio di estinzione, destinato a dare applicazione all’articolo 33 della legge regionale 107. Tale norma, già disciplina la salvaguardia delle specie campane in estinzione, ma manca di applicazione. La Regione Campania risulta, infatti, una tra le poche italiane a non aver ancor provveduto. Il gap potrebbe, però, essere colmato in poche settimane. La bozza discussa ha trovato ampia condivisione, non resta, quindi, che riportala in commissione per l’approvazione definitiva, da cui discenderà l’effettiva attuazione, senza ulteriori passaggi istituzionali. Il regolamento discusso risulta di particolare rilievo. Reca, infatti, le modalità per tutelare e per moltiplicare specie e varietà di genotipi in fase di estinzione, attraverso la costituzione di banche di conservazione. Consente, inoltre, la nascita della figura di “agricoltore custode”, vale a dire di un produttore che nelle proprie aziende mantiene i genotipi vegetali e animali autoctoni, non solo salvandoli dall’estinzione, ma riproducendoli per la diffusione anche a terzi. La norma consentirebbe, in sostanza, a gruppi di agricoltori o interi areali di destinare i loro terreni a produzioni tipiche di particolare pregio e apprezzate dai consumatori. Molte aree campane ci guadagnerebbero in termini di rilancio di una buona economia, tra cui quella napoletana all’interno della quale prodotti di qualità sono considerati, ad esempio, ecotipi come quello della “papacella”, del “fagiolo formella” e del famoso “friariello”. Più di uno i punti di forza del regolamento di applicazione della legge sui genotipi: il rilancio dell’attività agricole, il rilancio di una tradizionale cultura alimentare campana, il potenziamento di attività di ricerca (già avviate da tempo dalla Regione Campania di concerto con gli istituti specializzati), l’esaltazione dell’attività di impresa agricola e l’allargamento degli orizzonti di mercato ai fini di una buona ricaduta economica sul territorio. Non è considerata, tra l’altro, trascurabile l’odierna attenzione sia del mercato sia del consumatore rispetto ai prodotti agricoli tipici di qualità. Particolare soddisfazione per la celerità delle operazioni burocratiche e per la larga condivisione della bozza di regolamento, praticamente pronta per il licenziamento, ha espresso, naturalmente, il presidente dell’Ottava Commissione Permanente Regionale, Sebastiano Sorrentino, che assicura una rapida approvazione definitiva.

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