Sant’Anastasia. Si chiude con un arresto a Sant’Anastasia una rapina ed un tentativo di estorsione cominciato in modo curioso il 15 maggio scorso. Le indagini effettuate dai carabinieri della Stazione di Pomigliano d’Arco (guidati dal maresciallo Massimo Sante Longo) hanno portato al fermo di Giovanni Sodano, 36 anni anastasiano e già noto alle forze dell’ordine, come indiziato di delitto perché ritenuto responsabile, insieme a Pietro D’Agostino, 54 anni, e Antonio Esposito, 31 anni, entrambi di Pomigliano, di rapina aggravata e tentata estorsione in concorso. I militari hanno accertato che Sodano è il terzo uomo che venti giorni fa aveva preso parte ad una singolare rapina di un furgone ai danni di un 33enne di Volla, titolare di un’impresa di pulizie. Sodano, in base a quanto accertato dagli uomini di Longo, era seduto a fianco di D’Agostino pregiudicato noto come ‘o Cavallaro i due si erano presentati a bordo di una Fiat Punto alla masseria Carafa di Casalnuovo. Un episodio che inizialmente alla vittima parve uno scherzo, solo la minaccia di una pistola gli fece capire che era tutto vero, perché a rapinarlo era un conoscente, D’Agostino appunto, che paradossalmente per “non essere riconosciuto” aveva indossato il “passamontagna” soltanto davanti al 33enne. L’uomo si trovava nella casa di campagna di alcuni conoscenti quando Sodano e D’Agostino arrivarono nella masseria, a poca distanza dalla loro vittima appunto calzarono i passamontagna e affrontarono l’imprenditore che prima cominciò a ridere, ma sotto la minaccia di una pistola fu costretto a consegnare il suo furgone. A quel punto i due si allontanarono in direzione di Pomigliano d’Arco, uno alla guida del veicolo rapinato a bordo del quale c’era il telefonino del rapinato. Fu così che immediatamente l’uomo chiamò sul suo cellulare tentando di convincere i rapinatori a restituirgli il mezzo. Una richiesta alla quale i malviventi risposero chiedendo prima 5mila euro, poi scontati a 3mila, per la restituzione del veicolo. A quel punto sono state determinanti le immediate indagini dei militari delle stazioni di Volla, inizialmente, e poi proseguite da quelli di Pomigliano. L’imprenditore presentò immediatamente denuncia e subito partirono le ricerche del furgone. Era appena passata mezz’ora dal fatto che una pattuglia di militari del maresciallo Longo, ferma in via Pratola per l’auto in panne, (appena sentito alla radio di servizio la notizia della rapina) vide passare la Fiat Punto guidata dal D’Agostino e subito dopo il furgone con 2 persone a bordo, una era Antonio Esposito, che i carabinieri hanno riconosciuto, e l’altro Sodano individuato ieri dai militari. I primi due furono rintracciati nelle loro abitazioni, il furgone rapinato fu ritrovato (e restituito al proprietario) nascosto in attesa del pagamento del “cavallo di ritorno” tra gli alberi nelle campagne tra Pomigliano e Casalnuovo.
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