venerdì 22 Novembre 2024
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Rapina al supermercato, bruciato e abbandonato lo scooter a Brusciano

CASTELLO DI CISTERNA. Rapina al supermercato. La carcassa bruciata dello scooter usato per la rapina al supermercato, un’Honda Sh, – che è costata la vita a Anatoliy Korol nel tentativo di sventarla – è stata ritrovata ieri pomeriggio dai carabinieri. Era stata abbandonata nelle campagne di Brusciano.

I due criminali prima di gettarla tra le sterpaglie del bruscianese hanno pensato di darle fuoco: un sistema per eliminare la tracce delle loro impronte digitali e mettersi al sicuro. Espediente non certo sufficiente per sfuggire ai carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna che da sabato sera – poco dopo la feroce rapina messa  a segno da due malviventi all’interno del supermercato “Piccolo”, in via Selva nel quartiere popolare della “Cisternina” – attraverso indagini serratissime sono sulle tracce. Controlli a tappeto nei rioni, nelle case, interrogatori fiume, supportati anche dalle immagini del sistema di videosorveglianza, i militari dell’arma sono arrivati, così, a poche ore dal colpo, a sospettare dei responsabili. Non solo. Dettagli, infine, che hanno consentito di stringere il cerchio attorno ai “due” rapinatori  – che sabato sera non hanno esitato un istante ad ammazzare un uomo a sangue freddo per aprirsi la fuga – li hanno lasciati proprio loro sebbene fossero coperti da maschere e caschi integrali.

Il numero della targa del mezzo era ben visibile dai filmati registrati, da qui il controllo successivo ha fatto emergere che lo scooter dei malviventi era stato rubato venerdì 7 agosto nella vicinissima Pomigliano d’Arco. Ancora. L’ogiva ritrovata sull’asfalto. Era sporca di sangue, era la pallottola che è entrata ed uscita dall’addome di Anatoliy proveniente da una pistola a tamburo calibro 38. Nel corso della rapina i due sanguinari nel tentativo di fuggire hanno esploso due colpi contro il giovane papà, Anatoliy Korol, 37anni. Questi sabato sera da vero eroe quando ha intuito le intenzioni dei due rapinatori è immediatamente intervenuto nel supermercato, da dove era appena uscito con la secondogenita di un anno e mezzo, nel tentativo di fermare i malviventi. Ne è nata una feroce colluttazione: in pochi istanti Anatoliy era riuscito a bloccare alle spalle il rapinatore che puntava l’arma al cassiere per farsi consegnare i soldi – 300 euro circa l’incasso – ma subito dopo la situazione si è capovolta, il complice a quel punto non ha esitato ad esplodere due colpi di arma da fuoco contro Anatoliy ferendolo alla gamba e all’addome e infierendo, infine, sulla vittima già accasciata a terra in una pozza di sangue, con una penna conficcata alla nuca. Dimostrando così fino a che punto potevano arrivare, quanto poco avessero da perdere: insomma una ferocia con un modus operandi “già scritto” per gli inquirenti. Poi la fuga nel corso della quale hanno perso la borsa con l’incasso rapinato: 300 euro poco più.

Per il papà eroe non c’è stato nulla da fare all’arrivo dei soccorsi del 118, Anatoliy era già privo di vita. Il medico legale intervenuto ha constatato il decesso del giovane per “ferite d’arma da fuoco con fori di entrata alla coscia sinistra e all’addome”. Anatoliy Korol, 37 anni, lascia una moglie Nadyia, e due figli di 14 e un anno e mezzo, il giovane che viveva da anni nella zona era un operaio, incensurato con un regolare permesso di soggiorno. I titolari della catena “Piccolo” hanno offerto tutto il loro aiuto e sostegno alla famiglia di Anatoliy Korol, alla moglie ed ai loro figli. Aperto in favore della famiglia di Anatoliy un conto corrente per chiunque volesse in qualche modo sostenere economicamente la moglie e i figli di Anatoliy. Messaggi di cordoglio e solidarietà sono giunti da più parti. Cordoglio anche dal governatore Vincenzo De Luca.

Questa mattina si svolgerà l’esame autoptico alla salma di Anatoliy Korol , al II Policlinico della Federico II di Napoli. Le indagini nel frattempo, condotte dai carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna – Nucleo investigativo e coordinati dalla Procura della Repubblica di Nola, sembrano giunte ad una svolta.

 

 

 

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