NOLA. Avevano rapinato e picchiato in casa un imprenditore 67enne, i carabinieri hanno fermato il secondo complice della banda di rumeni. Il primo malfattore fu fermato due giorni dopo il colpo mentre tentava la fuga verso la Romania con un autobus di linea.
Tempo pochi giorni di indagini serrate e anche l’altro ladro è stato individuato e assicurato alla giustizia. Nella serata di ieri i carabinieri della Compagnia di Nola hanno sottoposto a fermo d’indiziato di delitto Ghitulescu Emil Vasil, 26enne, rumeno, senza fissa dimora. Quest’ultimo è stato individuato come uno dei componenti della banda che il 4 luglio scorso mise a segno una feroce rapina al’interno di un’abitazione privata ai danni di un imprenditore nolano 67enne. Il colpo operato in pieno stile “arancia meccanica”, i due rumeni infatti una volta introdotti nell’abitazione non esitarono di immobilizzare e picchiare con calci e pugni il proprietario che riportò contusioni ed escoriazioni multiple su tutto il corpo. Le indagini dei militari dell’arma nolana partite subito dopo la denuncia dell’aggressione e rapina riuscirono a identificare in meno di 48 ore uno degli aggressori attraverso filmati di videosorveglianza che permisero di individuare l’autovettura del rumeno, con la quale aveva commesso la rapina insieme ad altri complici che al momento riuscirono a scappare. Si trattava di Bors Nicusor Ionut che fu individuato e bloccato nell’area di servizio “la macchia est”, sul tratto autostradale Napoli – Roma, mentre si stava allontanando dall’Italia a bordo di un autobus diretto in Romania. I carabinieri, inoltre, ritrovarono parte del bottino in un negozio di “Compro oro” di Sant’Anastasia, dove Bors Nicusor Ionut aveva venduto il maltolto a suo nome attraverso una transazione risultata regolare e in linea con quanto previsto dalle norme. Il rumeno venne portato nel carcere di Poggioreale, e, il gip in seguito convalidò il fermo del 25enne disponendo la sua custodia in carcere.
Il secondo complice, Ghitulesco Emil Vasil è stato invece rintracciato e fermato davanti all’abitazione di suoi familiari, nel comune di Sant’Anastasia ieri sera.
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