giovedì 19 Settembre 2024
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“Ragnatela d’oro”: Iryna Kastalia racconta la vita delle donne straniere che vivono in Italia.

Sacrifici, difficoltà, pregiudizi, delusioni, nostalgia di casa e, soprattutto, dei propri figli rimasti in patria: sono queste le motivazioni che hanno fatto nascere in Iryna Kastalia il desiderio di raccontare un universo femminile talvolta sconosciuto ai più. Su questo terreno è nata, così, la raccolta di storie “Ragnatela d’oro” scritto in lingua ucraina ed edito da Podillia, Hmelnizky.
Iryna è nata proprio in Ucraina. Nel 2000, a causa della crisi economica che ha investito il paese negli anni novanta, come molte donne di quei paesi, ha preso la dura decisione di lasciare il lavoro di farmacista, che svolgeva da anni, e di trasferirsi in Italia per poter mantenere la propria famiglia.
La passione per la storia, la filosofia, la musica, e soprattutto per la scrittura che ha coltivato fin da ragazzina, in Italia ha fortunatamente cominciato a concretizzarsi.
“Ragnatela d’oro” mette insieme storie di donne straniere, e della stessa Iryna, che vivono nel nostro paese e che svolgono i lavori più disparati: le difficoltà ad imparare la lingua, ad integrarsi, che spesso ha risvolti comici, ma anche la tristezza e la drammaticità legata alla perdita di una persona che si è, magari, accudita per anni e che ormai è parte della propria famiglia.
Il libro è uscito in Ucraina nel luglio del 2010 ed è stato presentato al Consolato ucraino di Napoli lo scorso settembre, alla presenza del Console Generale Vladimir Karacenzev.
Il 18 novembre, invece, è stato presentato all’Associazione Culturale “Massimo Gorki” di Napoli, la sezione partenopea dell’Associazione Italiana per i rapporti culturali con l’Unione Sovietica.
Nata nel 1946, ha costituito da sempre un centro permanente di diffusione della cultura e di informazione sulle reciproche realizzazioni nel campo scientifico, artistico, letterario, economico e sociale al fine di una migliore conoscenza delle rispettive realtà, ed in particolare di Napoli e della Campania, nelle ex Repubbliche dell’URSS. E così si organizzano mostre, settimane della cultura, dibattiti, spettacoli, concerti, convegni, gemellaggi, iniziative, anche allo scopo di diffondere la lingua e la cultura russa e slava.
Il libro, in vendita nelle librerie ucraine di Napoli, è stato in parte tradotto e pubblicato dalla rivista italo-ucraina “La Nostra Gazzetta” di Pompei, giornale italiano in lingua russa e in particolare ucraina, a diffusione nazionale; l’autrice si augura di poter pubblicare molto presto il libro anche in lingua italiana.

Felicia Liguori

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