Napoli. La Procura di Napoli ha disposto il fermo di Palumbo Vincenzo in quanto gravemente indiziato del duplice omicidio di Fusella Giuseppe di anni 26 e di Pagliaro Tullio di anni 27, evento occorso in Ercolano nella notte del 29 ottobre. Dalle indagini svolte sin dall’immediatezza del fatto risulta che la persona sottoposta alle indagini aveva esploso, dopo la mezzanotte del 29, 11 colpi d’arma da fuoco con una pistola Beretta cal.40, regolarmente detenuta, all’indirizzo degli occupanti di autovettura Fiat panda che intanto andava allontanandosi.
Entrambi gli occupanti dell’autovettura, poi identificati nei giovani Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro, risultano attinti mortamente alla testa dai proiettili che hanno perforato il tetto dell’autovettura, complessivamente raggiunta da 5 colpi d’arma da fuoco. Dalle immagini di sistema di video sorveglianza acquisite, risulta altresì che tutti i colpi sono stati esplosi mentre l’auto era in movimento e si allontanava dall’abitazione del Palumbo. Le vittime, entrambe incensurate, non detenevano armi da fuoco o di altro genere, ne strumenti atti alto scasso o per agire travisati. Nessun altro elemento risulta acquisito per ipotizzare che le vittime si trovassero in quel luogo per commettere furti o altro genere di reati contro il patrimonio o la persona.
Prima di disporre il fermo, il Pubblico Ministero ha proceduto all’interrogatorio della persona sottoposta all’indagine il quale ha riferito di essere stato svegliato dal suono del sistema di allarme della propria abitazione e che dopo aver preso la pistola, che ogni notte custodiva sotto al letto a causa di un furto subito in casa in data 4 settembre 2021 ad opera di ignoti, si era precipitato fuori al terrazzo per respingere temuti ladri o rapinatori. L’ indagato ha altresì riferito di aver vista un giovane in fuga all’interno della sua proprietà, il quale, alle sue grida, sarebbe fuggito a bordo della Fiat bianca che lo avrebbe atteso con il motore acceso.
L’ indagato dichiarava, altresì, di aver esploso 4 o 5 colpi d’arma da fuoco nonostante la pistola si fosse inceppata dopo l’esplosione del prima.
Gli esiti documentati delle indagini delegate ai carabinieri della Compagnia di Torre del Greco contraddicono allo stato la tesi difensiva.
La dinamica dei fatti, per il numero in sequenza e la direzione dei colpi esplosi, cosi come ricostruita attraverso le indagini fin qui svolte, appare rivelare una condotta intenzionalmente e senza giustificazione rivolta a cagionare la morte violenta dei giovani Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro. L ‘Ufficio ha ritualmente sottoposto tali valutazioni al vaglio del Giudice delle indagini preliminari, richiedendo altresì l’adozione della misura cautelare della custodia in carcere per il delitto di cui agli artt.81 cpv. 575 e 577 c.p.
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