SOMMA VESUVIANA. Preoccupazione e rabbia i sentimenti che emergono nel corso di una riunione organizzata dai residenti del Casamale. All’ordine del giorno dell’assemblea, che si è tenuta sulla terrazza dell’Arci, il verbale della commissione che ha “bocciato” la Festa delle Lucerne (che era in programma il prossimo agosto) per motivi di sicurezza. Adesso la gente vuole sapere, al di là della festa, quali sono le criticità che mettono a repentaglio l’incolumità di eventuali turisti e, soprattutto, se queste possono mettere a rischio la vita di chi al Casamale ci vive e cammina tutti i giorni.
“Ci dicono che 25 palazzi o cornicioni sono pericolanti”, prende la parola la signora Anna che indossa una maglietta esplicativa “Fate presto, non spegniamo le luci al borgo Casamale (una campagna di sensibilizzazione avviata in queste ore dai residenti e dalle associazioni) e aggiunge: “Io per esempio, vivo a via Piccioli se si continua a far passare i camion la strada continua a tremare e le pietre cadono comunque. Anche se continuiamo a far passare le auto siamo in pericolo, mi posso salvare soltanto se cammino in mezzo alla strada ma se sto sotto al muro dall’una o dall’altra parte sono in pericolo. Non avete spento solo la Festa delle Lucerne, tutte le feste che si fanno al Casamale non si potranno fare per motivi di sicurezza, non si potrà tenere la bella manifestazione delle ‘Voci del Borgo’, la processione di san Gennaro. Non è bello né per il Casamale ma né tantomeno per Somma tutta. Sono passati due giorni dalla decisione della commissione, e in questi giorni non si poteva far male nessuno? Siamo stati graziati. Aspettiamo che anche al Casamale ci scappi il morto prima di prendere dei provvedimenti? Via giudecca è pericolante. Si deve chiudere quella strada e così per le altre. Vogliamo capire qual è il livello di criticità, quali edifici stanno per crollare”. E sulla proposta di non spegnere la speranza: “La festa tanto attesa non si può fare, a questo punto mettiamo delle sagome in strada per non far spegnere la luce”.
A entrare nel dettaglio anche Gerardo Iovino dell’Arci. “Lavoro che stiamo facendo è quello di ricreare la comunità, per esempio molti giovani hanno deciso di usare la nostra sede al borgo pur venendo da quartieri diversi della città, hanno capito che questo è il cuore pulsante che può dare vita all’intera citta. Spesso ci si lamenta di chi delinque, dando le colpe agli stranieri, ma fra questi ci sono tante persone oneste, noi dobbiamo riportare qui l’attenzione, la città nel Medioevo era questa e ora è talmente allargata da aver fatto diventare Somma la seconda città, per estensione, della Campania. Qui devono rinascere le attività e deve tornare l’interesse, ci sono fondi specifici per i centri storici, siamo stanchi che a Somma siano sempre 4 o 5 famiglie a comandare su tutte le altre, vincono le elezioni e comandano. Ci siamo rotti di questa situazione. Siamo ben contenti di avere due assessori del Casamale, Giovanni Salierno e Gaetano Di Matteo, ma occorreva pensate anche ad una delega ad hoc proprio per il borgo”.
Subito dopo la decisione della commissione formata da tecnici e vigili del fuoco i consiglieri comunali di Forza Italia e del Pd hanno richiesto una seduta consiliare urgente e monotematica sull’argomento. Peppe Maiello, del Movimento 5 stelle, non ha ben accolto la richiesta: “Sono pagliacci quelli che chiedono oggi il consiglio comunale straordinario, pagliacci e ridicoli. Sono anni che la situazione è questa anche quando loro amministravano e adesso si preoccupano che la festa non si fa? E’ una responsabilità di tutti e ora bisogna capire che tipo di criticità ha il quartiere. Inoltre, tanta gente verrà in città quel giorno dobbiamo trovare il modo di accoglierli lo stesso”.
All’incontro era presente anche il neo assessore Giovanni Salierno, che però ci ha tenuto (più volte) a spiegare che era all’incontro come esponente dell’associazione Festa delle Lucerne e non come amministratore. “Nessuno cerca di capire che questi problemi c’erano anche prima. La Festa è un evento importante al quale non riusciamo a dare la giusta importanza, eppure l’abbiamo portata in giro per il mondo. Non dovrebbe essere vissuta soltanto pochi mesi in procinto dell’evento, ma tutti gli anni in attesa di svolgerla con iniziative e progetti. L’idea è quella di creare una commissione che segua, settimana per settimana, lo stato dei lavori. Sceglierete i membri del comitato, al Casamale ci sono tante associazioni, un gruppo di persone competenti che possono lavorare insieme. Io sogno di vedere il nostro centro storico come quelli che ci sono altrove al Nord Italia”.
Ma quello che ha colpito durante la seduta era anche la rabbia dei più anziani, addolorati di aver “perso” la festa che tanto attendevano, uno fra gli altri si è alzato ed ha gridato: “Ho 74 anni chissà se la vedo un’altra festa…si deve fare è la nostra festa, io e gli altri più anziani la viviamo e la vogliamo vedere”. E in ultimo i cittadini rivolgono un appello al sindaco Pasquale Piccolo. “Sindaco è stato al Casamale con la commissione, ora ci ritorni, non sia irrispettoso venga a sentire il parere dei suoi concittadini”.
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