San Giuseppe Vesuviano. Da ANDREA EMENTATO e NICOLA CARILLO Del GRUPPO PROGETTO VESUVIANO riceviamo una nota che di seguito pubblichiamo.
In data 09-06-2022, il comune di San Giuseppe Vesuviano subisce per la terza volta, l’onta dello scioglimento per infiltrazioni mafiose.
Non entriamo ancora nel merito del provvedimento, rispettosi ovviamente dell’organo sovraordinato che lo ha emesso e nell’attesa di prendere visione della relazione del Ministero.
Auguriamo buon lavoro ai commissari nominati da sua eccellenza il prefetto.
Detto ciò, non possiamo esimerci da una valutazione politica dell’accaduto.
È chiaro, in modo indiscutibile, il completo fallimento della politica Sangiuseppese;
Per questa ragione, il gruppo “Progetto Vesuviano”, vuole iniziare questa fase di riflessione politica, chiedendo scusa ai cittadini Sangiuseppesi.
A differenza di altri, non cerchiamo colpevoli, ma ci assumiamo le nostre responsabilità rispetto al fallimento politico degli ultimi anni.
Purtroppo la fase di esaltante rinnovamento vissuta nel periodo amministrativo 2012-2018, che ha visto capacità di programmazione, di progettualità ed efficienza, è andata persa nella fase successiva dell’amministrazione “Catapano Bis”.
Purtroppo a nulla è servito il nostro tentativo di portare l’amministrazione a compiere un cambiamento di rotta, vista la scelta di lasciare inascoltati i nostri appelli, le nostre proposte, portandoci inevitabilmente, circa un anno fa, a chiamarci fuori dalla maggioranza che fino a ieri ha amministrato questo paese.
La delusione dei cittadini è smisurata, ma siamo convinti che lo spirito del 2012 sia ancora vivo in questo paese e nei limiti delle nostre possibilità, ci adopereremo per ridare vigore a quella fase di rinnovamento, ricostruendo un rapporto di fiducia tra Cittadini e Istituzioni, impegnandoci con i nostri referenti politici, regionali e nazionali, a far sì che San Giuseppe Vesuviano non venga lasciato indietro nella fase di ripresa e distribuzione delle risorse (PNRR), di realizzazione dei tanti progetti messi in cantiere tra il 2012 e il 2018 e ad oggi bloccati; cercando soprattutto di limitare il più possibile, il danno che questo provvedimento di scioglimento per infiltrazioni mafiose può comportare per San Giuseppe Vesuviano e per i suoi cittadini.
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