Il gruppo armatoriale Lauro di Napoli, la regione siciliana ed il Fondo Cape hanno costituito la Mediterranea Holding di Navigazione spa, aperta anche all’ingresso di altri operatori marittimi, per partecipare alla procedura di privatizzazione della Tirrenia. Proprio questa mattina la Mediterranea, con l’assistenza degli avvocati Mario Santaroni, Francesco Marotta (Ernst&Young), Giuseppe Loffreda (Legance-studio legale), ha presentato, presso l’advisor Unicredit, la prescritta manifestazione di interesse. Gli amministratori ed i legali stanno lavorando al completamento dell’ambizioso piano industriale che presenterà “profili di significativa innovazione, funzionali al recupero dell’equilibrio economico ed alla crescita del ruolo del gruppo Tirrenia nel sistema delle comunicazioni via mare nel Mediterraneo” si legge in una nota.
Sulla vicenda interviene anche il deputato Americo Porfidia che dice: “Nei bandi di gara per la privatizzazione della Tirrenia chiediamo siano inseriti la presentazione di un piano industriale adeguato al servizio e la salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali dei lavoratori. Tenendo a mente lo sconveniente comportamento dell’attuale governo in merito alla vicenda Alitalia – continua il deputato campano – siamo preoccupati per le modalità con le quali verrà gestita l’ennesima privatizzazione di una ricchezza pubblica. Si tratta del futuro di circa 2mila dipendenti, per un valore della flotta superiore agli 850 milioni di euro”.
“L’ennesimo rapporto Istat ci riporta un paese in ginocchio, con il tasso di disoccupazione all’8,6 % ed una produzione in continua diminuzione, sarebbe gravissimo se il governo accettasse la perdita di altri posti di lavoro. Chiediamo dunque al governo – conclude Porfidia – di gestire al meglio la transizione dal pubblico al privato garantendo i livelli occupazionali e salariali esistenti. La Tirrenia non può diventare la nuova Alitalia”.
La redazione
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