domenica 22 Dicembre 2024
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Presidio di Libera intitolato ad Anna e Giovanni i due bimbi di Somma vittime della Strage del Rapido 904

A 40 anni dalla Strage del Rapido 904 che causò anche la morte di una famiglia di Somma Vesuviana, le due zie delle vittime più giovani di quel terribile attentato sono tornate a Prato. Ci sono tornate per l’intitolazione del presidio di Libera del liceo Livi ai due piccoli e incontrare i soccorritori che intervennero quel 23 dicembre 1984.
Anna e Olga Calvanese, sono state invitate dalla preside Maria Grazia Ciambellotti, dalle docenti, da Librra dimostrando alle due donne di Somma Vesuviana affetto e accoglienza.
Per l’occasione è stato anche organizzato lo spettacolo “904-Sogni spezzati” della compagnia TexTu a cui è seguito il racconto di quei momenti dolorosi da parte di Andrea Saccardi e Nadia Magnani medici che furono tra i primi ad entrare in galleria dove ci fu la deflagrazione.
Un momento di grande emozione.
“La parte della galleria verso Prato – hanno raccontato – era inagibile piena di detriti, dall’ altra parte invece la strada era più praticabile. Percorrendo i binari abbiamo trovato la bambola che apparteneva ad Anna”. I due bambini, di nove e quattro anni, viaggiavano cou genitori nella carrozza 9, quella dove a Santa Maria Novella fu piazzata la bomba.
Il liceo di Prato li ricorda con il presidio di Libera contro le mafie.
Un sacrificio il loro che non va dimenticato.
“É doveroso per noi ringraziare chi contribuisce a non far dimenticare e a imprimere nelle coscienze collettive il nome di chi , purtroppo da quel treno non scese più”, spiega Olga Calvanese, “A Prato con i rappresentanti del Comune, presenti il prefetto, il questore e altre autorità hanno dedicato ad i nostri nipoti una scuola d’arte che oggi porta in nome di Anna e Giovanni De Simone.
E’ stato commovente, si toccava con mano la validità della memoria, memoria scevra da compromessi, vera, generosa, vi è stato pure un corteo di giovani che ha percorso le strade di Prato indossando magliette sulle quali avevano impresso la foto di Anna e Giovanni. Quest’anno invece, a pochi giorni dall’anniversario, è stata invitata da Libera una compagnia teatrale, composta da giovani talenti che hanno interpretato il ruolo delle 16 vittime nelle ultime ore della loro vita spezzata. Ci hanno emozionato e commosso e l’intento loro, ed il nostro che ne parliamo é sensibilizzare su questi temi affinché perché non si debba mai ripetere una tragedia simile”.

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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