Napoli. Legalità e cultura, attesa per l’appuntamento letterario che si terrà domani, 22 maggio alle ore 16,30, con il magistrato antimafia Catello Maresca. La presentazione del suo ultimo libro “NCO le radici del male”, edito Rogiosi, si terrà a Ponticelli alla biblioteca comunale “Grazia Deledda” (l’evento si svolgerà nel rispetto di tutte le regole antiCovid), la manifestazione è promossa dal comitato civico “Rinascita Napoli est”, nello specifico dagli avvocati Stefano Marzatico e Pasquale Spina. Introdurrà Marzatico e sarà presente anche il magistrato e autore del libro Catello Maresca. Modererà l’incontro il giornalista Gerardo Verolino.
La presentazione si pone il principale obiettivo di essere una manifestazione “pro legalità”, da mesi il quartiere è teatro di una faida di camorra che sta terrorizzando i residenti. A parlarcene è l’avvocato Marzatico: «L’evento di domani va inquadrato in un progetto, nato mesi addietro, di rinascita culturale del nostro territorio. Il tutto nasce dall’esigenza di rifar riemergere la cultura, in tutte le sue sfumature umane e sociali, scalzata negli ultimi vent’anni da un processo involutivo voluto da chi ritiene che le periferie siano solo terra di conquista. La cultura, in tutte le sue accezioni, profuma di legalità e di bellezza ed la presentazione del libro del giudice antimafia Catello Maresca si colloca in maniera incisiva in tale ottica, se consideriamo poi gli ultimi eventi nefasti accaduti sul nostro territorio. Sono orgoglioso di appartenere alla comunità di Ponticelli e non tollero più che questo territorio sia solo legato ad eventi di criminalità organizzata. Questa è la nostra risposta ad un mondo buio che uccide i nostro figli! Alle bombe noi rispondiamo accogliendo un uomo che serve lo stato in prima linea contro le mafie nella biblioteca di Ponticelli».
L’avvocato Pasquale Spina commenta: «Questo è un evento che si contrappone ad una mentalità secondo cui l’anitstato sia l’unica via di riscatto. Al disastro sociale degli ultimi anni rispondiamo con eventi culturali di un certo livello. Questa è la via maestra per una rinascita sociale e culturale».
Il libro
Si sono dati la caccia per una vita: uno per arrestarlo, l’altro per ucciderlo. Si sono cercati, inseguiti: il magistrato e il camorrista, Francesco e Antonio. Trent’anni dopo, eccoli l’uno di fronte all’altro in un carcere di massima sicurezza. Il pm cinquantenne, generazione post ideologica figlia del boom economico: ha studiato Legge, Francesco, quando ha capito che i suoi sogni erano condizionati dai colpi dei clan, che si abbattevano anche sulla vita di famiglie borghesi, estranee alla camorra; e Antonio, il capo dei casalesi, in grado di abbattere la NCO di Cutolo, ma anche di rinnovarsi dopo l’omicidio Bardellino. Interrogatorio fiume, scorrono immagini feroci nella mente di Francesco: le lacrime di ragazzino, per il rogo della discoteca dei sogni, la mitica Seven up; il senso di impotenza dopo la morte di Giancarlo Siani; il grido di dolore di padre Rapullino, dopo l’omicidio del piccolo Nunzio Pandolfi; Disneyland che lascia Caserta per Parigi; e ancora morti misteriose di donne e uomini ingoiate dalla terra dei fuochi. Davanti a lui, uno dei responsabili di tutto ciò, che nel confessare si rivede, con nostalgia, da giovane nella pineta di Castel Volturno, assieme a una turista, prima di trasformare quel paradiso in una discarica europea. Storie vere, prospettive diverse, persone drammaticamente simili a quelle che hanno segnato la storia di bene e male dalle nostre parti. Storie che fanno di “NCO, le radici del male” una potente ricostruzione narrativa del fenomeno camorra dagli anni Settanta ai giorni nostri: dall’avvento di Cutolo (con il giuramento di Palillo) al sequestro Cirillo e all’omicidio del vicequestore Antonio Ammaturo, fino alla nascita della camorra casalese.
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