martedì 24 Dicembre 2024
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Presentato il volume “Pomigliano dalle origini ai giorni nostri”

Pomigliano d’Arco- Vicende, storie e leggende appartenenti al passato rivissute in un volume. Pomigliano dalle origini ai giorni nostri nell’opera di Giovanni Basile e Annunziata Esposito per un’ apertura verso la cultura come senso di appartenenza. Il palazzo dell’orologio diventa sede per la presentazione di un volume che le apparterrà per sempre.“Non volevo appesantire una lettura, volevo più che altro ricostruire attraverso questa bibliografia la storia dei luoghi, delle persone, dei cittadini che vissero e si contraddistinsero” ha esordito Basile. Una ricerca lunga per riunire il prodotto finito, “ più di seicento testi aggiunti ad un lavoro iconografico con circa centocinquanta foto” ha continuato Esposito. Organizzato come un manuale di storia con tanto di capitoli e paragrafi è destinato “in primis agli studenti di tutte le scuole di Pomigliano” come ha detto Sofia Salvati, assessore alle politiche educative. “ In realtà è dedicato a tutti i cittadini anche a chi non ha mai avuto a che fare con i libri” ha aggiunto Esposito. Presenti all’incontro il professore alla facoltà di Economia della Federico II Luigi Cantone e il professore di archeologia industriale Roberto Parisi del Suor Orsola Benincasa. Dal punto di vista economico è stato osservato come la cittadina fosse nata con un piano industriale ben preciso, la realizzazione di un polo aereonautico per l’espansione e la congiuntura di gran rilievo con gli altri paesi d’Europa. “ Quando si parla di cultura del territorio non capisco, se si vuol parlare di una cultura che si avvicina alla fabbrica o parta dalla fabbrica” ha terminato Cantone. “ E’ dalla filiera che bisogna partire, bisogna allargare le conoscenze di questa, non solo locale, ma internazionale: bisogna capire se questa città vuole avere ancora rapporti con l’industria” ha detto. Anche Marcello Colasurdo, famosa voce de “E ZeZI” e Angelo de Falco in rappresentanza di questi presenti all’incontro: “ Siamo stati trascinati dalla voglia di raccontare tutte le vicende che ci stessero intorno, un gruppo di giovani scostumati che si è soffermato a chiedersi cosa stessa accadendo intorno a loro, nella miseria che vivevano ogni giorno” ha raccontato il secondo. Il lavoro guardato nella logica della riqualificazione, per ripartire forse quando sembra troppo tardi. “Per farlo conoscere alle future generazioni” ha detto Parisi “ per rigenerarlo e non per musearlo”

Isabella Esposito

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