La giuria tecnica della XIX Edizione del Premio «Domenico Rea 2013», presieduta dal vicedirettore di Rai Uno Gennaro Sangiuliano e composta dal gioralista Rai Gigi Marzullo, dal professore Eugenio Mazzarella, dalla giornalista e scrittrice Annella Prisco Saggiomo, dalla giornalista Maria Chiara Aulisio, dal giornalista Pasquale Esposito, ha reso noto il vincitore per la sezione saggistica, i cinque finalisti per la sezione narrativa e i premi speciali alla carriera.
Il Rea per la saggistica è stato assegnato a Roberto Napolitano per il suo libro «Promemoria italiano» (Bur Rizzoli editore).
Per la sezione narrativa, invece, ecco i cinque finalisti: Anna Angelone con «Rosso lava di fuoco»(Tullio Pironti Editore); Sergio Califano con «Libreria bella estate» (Iuppiter Edizioni); Gianni Farinelli con «Rebus di mezza estate» (Marsilio Editore); Vittorio Russo con «L’India nel cuore» (Baldini&Castoldi Editore); Marcella Russo con «Ritorno a Toledo» (Homo Scrivens Editore). I Premi speciali alla carriera, invece, sono stati assegnati a Luca Giurato (per il giornalismo televisivo), ad Aldo de Francesco (per il giornalismo carta stampata), alla famiglia Mirra (per il teatro), a Gianna Schelotto (per le relazioni umane), e ad Antonio Caldoro (per l’impegno sociale).
La consegna dei premi avverrà il 5 ottobre 2013 nei saloni dell’albergo Regina Isabella di Lacco Ameno, nel corso di un’intensa serata, condotta da Lorenza Licenziati, dedicata al ricordo del grande scrittore di origine salernitana (nella foto), napoletano di adozione e di prestigio internazionale, da cui prende nome il premio
Il libro
La meravigliosa indeterminatezza della giovinezza nelle vite di quattro ragazzi e in particolare di Marcello, il protagonista. Tre anni vissuti assecondando la natura selvaggia dell’isola che li accoglie. La voglia di restare e, più potente, quella di partire e immergersi nel mondo. Ed è durante la partenza che un elemento assolutamente casuale (un guasto tecnico della nave che li allontanerà per sempre) a determinare le loro esistenze. Sulla nave Marcello incontra Cecilia, creatura delicata e volitiva, che lo condurrà dentro una solida relazione amorosa fiorita negli umidi silenzi delle calli veneziane e della “Libreria Bella estate” con le sue poltroncine di velluto bordò. Dalla serenità dei suoi libri, Marcello, ormai maturo, ripercorre attraverso un viaggio memoriale e reale le tappe della sua esistenza: l’isola, i compagni perduti e quelli ritrovati, antichi amori che nuovamente riaffiorano, il rapporto con la città d’origine fino al ritorno a un presente destabilizzante che mette a rischio la relazione con Cecilia. Ma proprio quando la trama sembra procedere su binari tracciati, l’autore con grande maestria scompagina le carte del destino e del romanzo.
L’autore
Sergio Califano è nato a Napoli nel 1952 (senza alcuna responsabilità, per entrambe le circostanze). Vivente, al momento di andare in stampa. Giornalista, questo sì per sua colpa. Ma chiede le attenuanti generiche. C’è di peggio nella vita. Per molti anni ha cercato di capire cosa ci fosse oltre la collina, oltre il riverbero illusorio del falò. Ha incrociato sul proprio cammino tanti volti e molte persone. E talvolta qualche passione, che ha frequentato i suoi sogni. Per questa ragione lui non smette di sognare perché sa che prima o poi li ritrova, tutti. Volti, persone e passioni. Perché vivere resta ancora il mezzo migliore per cercare di compiere il percorso con dignità.
La redazione
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